Storico dirigente stroncato dalla malattia, l’abbraccio della società: "Persona di grandi valori"
È morto a 71 anni Riccardo Bonandi, ex dirigente del Carpenedolo
Da giocatore prima e da dirigente poi ha vinto tantissime battaglie sui campi da calcio della provincia, e non solo. Ma non è riuscito a sconfiggere il nemico subdolo contro cui lottava da tempo: una brutta malattia che l’ha strappato all’affetto dei familiari. Aveva 71 anni Riccardo Bonandi: si è spento mercoledì, gettando nello sconforto la società che aveva diretto per molti anni e il mondo del calcio bresciano.
A dare notizia della sua morte è stato l’Fc Carpenedolo, club che sotto la sua guida - prima come direttore sportivo, poi come direttore generale - è passato dalla prima categoria alla serie C. "Persona di grandi valori umani prima ancora che sportivi - si legge sulla pagina Facebook della società - . Ha contribuito alla scalata nei professionisti dell’allora Ac Carpenedolo”.
Da giocatore aveva vestito per molti anni la maglia della squadra mantovana Iag Gazoldo. Decine di persone sono attese per l’ultimo saluto: sarà celebrato giovedì pomeriggio, alle 14.30, nella chiesa parrocchiale di Ghedi. Bonandi lascia nel dolore la moglie Lucia e la figlia Gaia.