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Cronaca Nuvolento

Gli ospiti non pagano le bollette, lui si presenta da loro col fucile

L'uomo - già noto alla cronaca - è stato arrestato

Un fucile a canne mozze con matricola abrasa: questo ciò che imbracciava Enrico Ragnoli quando si è recato dagli "ospiti" con i quali condivide da alcuni mesi parte della sua abitazione, per cercare di convincerli a pagare le bollette. La vicenda, raccontata dal quotidiano Bresciaoggi, si è verificata a Nuvolento nel pomeriggio di venerdì 3 febbraio, nell'abitazione dove vivono Enrico Ragnoli, suo fratello, e altre persone momentaneamente ospitate. 

Enrico Ragnoli, 36 anni, è noto alla cronaca locale per essere stato il principale, se non unico, testimone nella vicenda di Iushra Gazi, la ragazzina autistica scomparsa nei boschi di Serle durante una gita, e il cui cranio fu ritrovato a Caino. Proprio Ragnoli disse di avere visto la ragazzina, anche se poi le ricerche non produssero alcun esito. 

Nel pomeriggio di venerdì l'uomo è finito nei guai, e per lui non si tratta della prima volta. A chiamare i carabinieri sono stati proprio gli ospiti nella sua abitazione, minacciati - secondo la loro testimonianza - con un fucile a canne mozze, imbracciato da Ragnoli per convincerli a pagare delle bollette non saldate. 

La versione del 36enne è differente, l'uomo ammette di avere chiesto il pagamento delle bollette, ma di averlo fatto senza avere con sé l'arma. I militari hanno comunque trovato il fucile, con la matricola abrasa, nella sua abitazione, e perciò hanno portato Ragnoli in caserma. L'arresto è stato convalidato nel processo celebrato ieri in direttissima.

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