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Cronaca Iseo

Nei boschi col suo cane, aggredito e caricato da un cinghiale di 80 chili

A quanto pare una mamma cinghiale (da oltre 80 chili) che ha voluto difendere i suoi cuccioli da un presunto attacco: la storia di Paolo Bonfadini

Allerta cinghiali, sui boschi di Iseo e non solo: nella zona di Bosine un noto artigiano edile è stato caricato e ferito da una femmina di ungulato. Ma gli animali sono stati avvistati anche in aree più antropizzate, in località Forest e addirittura sulla Provinciale, domenica mattina: un cinghiale gravemente ferito che è stato catturato dalla Polizia Locale, e poi abbattuto perché ormai non c’era più niente da fare. La carcassa è stata consegnata alla Polizia Provinciale, per gli accertamenti di rito.

Ma è sui monti di Bosine che si è verificato l’episodio che in paese fa più “rumore”, raccontato da Bresciaoggi. L’artigiano Paolo Bonfadini è stato aggredito e ferito da una femmina di cinghiale: una “mamma” di oltre 80 chili che l’avrebbe caricato per difendere i suoi tre cuccioli dalla presunta aggressione del cane da caccia di Bonfadini.

La carica del cinghiale

L’uomo era nei boschi insieme al cane, per cercare i primi funghi della stagione. In prossimità del torrente Cortelo il suo cane ha cominciato ad abbaiare ai tre cucciolotti di cinghiale: sono bastati pochi attimi, tempo di riprendere il cane e allontanarsi, che mamma cinghiale aveva già attaccato. E con violenza. 

Bonfadini è stato scaraventato a terra, ferito prima a una gamba (dove è stato colpito dall’animale) e poi a un braccio, conseguenza della brusca caduta. Niente di grave, per fortuna: l’animale si è allontanato e la “crisi” è finita. Ma non era mai successo, racconta Bonfadini, di essere stato aggredito del bosco, a poche centinaia di metri da casa.

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