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Incidenti stradali Via Trieste

Il triste destino della piccola Jennifer: “Vivrai sempre nei nostri cuori”

Morta a soli 22 anni per le ferite riportate lunedì mattina, travolta da una Ford Focus tra Via Trieste e Via Agostino Gallo

“Ciao Jennifer. Anche da lassù non dimenticarti mai di sorridere. Nei nostri cuori vivrà per sempre chi ci lascia inaspettatamente. Riposa in pace”. Così scrive lo staff dell’Arnold’s Cafè di Piazza Arnaldo, il locale dove da circa un anno e mezzo lavorava la giovane Jennifer Rodrigues Loda, la ragazza di appena 22 anni morta martedì sera alle 18.30 per le conseguenze del terribile incidente di lunedì, tra Via Trieste e Via Agostino Gallo.

L’incidente: trascinata sull’asfalto

Era stata centrata in pieno dalla Ford Focus station wagon guidata da una donna di 60 anni, residente in città: sono in corso gli accertamenti della Polizia Locale per verificare la velocità dell’auto in movimento. Testimoni ribadiscono che non fosse elevata. Ma sta di fatto che non ci sono segni di frenata sull’asfalto. E Jennifer Rodrigues è stata travolta e trascinata sull’asfalto per diversi metri.

Quando l’hanno portata in ospedale, aveva già perso conoscenza. E’ rimasta poco più di 24 ore nel reparto di Rianimazione, prima di esalare l’ultimo respiro. Troppo gravi le ferite riportate: alla testa e al bacino. Ora la donna che l’ha investita, come da prassi, rischia un’accusa di omicidio stradale.

In tantissimi erano passati in ospedale a salutarla. In tanti ci saranno al suo funerale, che verrà annunciato nelle prossime ore. Jennifer abitava a Brescia da qualche settimana, condivideva con un amico un appartamento in Via Trieste. A poche decine di metri dal tragico accaduto. Era appena scesa al bar per prendere un caffè. Quando è stata travolta e ferita mortalmente.

Il dolore dei genitori e degli amici

Nata in Brasile ma cresciuta a Castrezzato, dove è arrivata che era piccolissima. La piangono la madre Cicera e il padre Claudio, molto conosciuti in paese. Come detto da qualche tempo lavorava da Arnold’s, dopo varie esperienze nel campo della ristorazione anche a Rovato e Palazzolo.

“Non ho mai scritto messaggi o lettere fino ad oggi - scrive Cristian, il titolare dell’Arnold’s Cafè - ma in questo momento sento il bisogno di farlo perché non riesco a mettermi il cuore in pace. Sento il bisogno di esprimermi, di dire qualcosa anche se il mio cervello non ragiona bene in questi attimi. Sento un sasso nel mio petto, un peso, un dolore che mi obbligano a fermarmi un minuto per guardare tutto ciò che si muove intorno a noi. E’ questa la vera vita?”.

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