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Incidenti stradali Bagnolo Mella / xx settembre

Si schianta con l'auto contro una casa: guidava con una patente falsa

Per l’uomo una sanzione salata

Un incidente dalle conseguenze non gravi, per fortuna, ma che ha fatto scattare indagini e approfondimenti su un presunto giro di patenti false a Bagnolo Mella. Ma andiamo con ordine: il sinistro si è verificato nei giorni scorsi nel paese della Bassa. Un’utilitaria, guidata da un 43 nigeriano residente nel Bresciano da una decina d’anni, è finita contro il muro di un’abitazione di via XX Settembre. Pochi danni e quasi nessuna conseguenza per l’automobilista, almeno dal punto di vista sanitario.

Dalle successive verifiche della polizia locale, che hanno portato all’esame di alcune testimonianze e all’interrogatorio del 43enne, sono infatti emersi fondati dubbi sull’autenticità del documento di guida presentata dall’uomo. Sono così scattati i controlli mirati: la patente polacca esibita dal 43enne, abilmente realizzata, è risultata falsa. Messo alle strette dagli agenti, l’automobilista avrebbe infine ammesso di averla acquistata. Una confessione, per il momento solo verbale, che gli è costata una multa di circa 5.100 euro per guida senza patente e una denuncia all’autorità giudiziaria.

Un episodio non isolato: nemmeno tre settimane prima un camionista classe ’91 era infatti stato trovato alla guida di un autoarticolato munito di una patente polacca poi risultata falsa. E ora gli agenti guidati dal comandante Nicola Caraffini vogliono approfondire le indagini per cercare di chiarire al meglio una situazione che potrebbe anche nascondere comportamenti illeciti di indubbio rilievo: "Aver trovato due patenti polacche false nel giro di un paio di settimane - commentano il sindaco Pietro Sturla e l’assessore alla sicurezza Giuseppe Viviani - rappresenta un fatto di estremo interesse. Da una parte ci consente di rinnovare il plauso per l’opera costante di tutela e controllo del territorio che la nostra polizia locale porta avanti in modo tanto costante quanto efficace. Dall’altra, però, ci porta a chiederci se i nostri agenti non si siano imbattuti in un’attività ad ampio raggio che nasconde un “disegno” che potrebbe essere di assoluto rilievo e che potrebbe essere ben al di sopra dei nostri confini territoriali. Proprio in questa direzione, del resto, mirano le indagini che gli agenti del comandante Caraffini porteranno avanti nei prossimi giorni".

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