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Cronaca Montichiari

"Abbiamo un disastro nel cuore. Perché è andata così? Perché è successo?"

L'ultimo saluto Ilaria Magl in una chiesa gremita

Sono i giorni dell'infinito dolore a Montichiari per la scomparsa di Ilaria Magli, morta a soli 30 anni mentre camminava in prossimità del Passo Ignaga, lungo l'Alta Via dell'Adamello: si stava dirigendo verso il rifugio Lissone insieme al fratello Matteo, quando improvvisamente è inciampata in un sasso, precipitando in un canalone. Il corpo è precipitato per una ventina di metri, prima di cadere nel vuoto. Per lei purtroppo non c'è stato più niente da fare.

Il funerale di Ilaria

Martedì il duomo di Montichiari ha accolto centinaia di persone per l'ultimo saluto alla povera Ilaria. Lascia nel dolore i genitori Edvige e Severino, i fratelli Paolo, Fabio e Matteo, il compagno Marcello. Lavorava come logopedista, specializzata in disturbi della voce, della deglutizione, del linguaggio e della comunicazione.La salma, disposta in una bara bianca, è stata accolta dai volontari della Croce Bianca di Montichiari, di cui il padre è un instancabile collaboratore. C'erano poi i parenti, gli amici, tutti coloro che la conoscevano. 

Così l'ha ricordata don Paolo Tortelli nella sua omelia: "Ilaria aveva 30 anni e tanta voglia di vivere, mille progetti, un sorriso che conquista, una famiglia bellissima, un compagno con cui costruire il domani. Voleva aiutare gli altri perché farlo le riempiva il cuore. E poi la montagna, che tra mille fatiche e sudore la portava a toccare il cielo con un dito, a stare bene con se stessa".

"Un disastro nel cuore"

"Matteo non aveva voluto che affrontassi da sola quel sentiero - ha continuato il parroco - che volevi fare da tempo, forse perché chi c'era stato prima di te, te ne aveva parlato come qualcosa che bisognava fare per forza, tanto era bello e intrigante. Proprio lì è successo l'inaspettato. E ora è difficilissimo andare oltre quell'attimo fatale, siamo tutti inchiodati nel cercare il senso, anzi il non senso della morte. Siamo schiacciati dalle domande: perché è andata così? Perché è successo? Ilaria non c'è più, e noi abbiamo un disastro nel cuore. Anche Ilaria, la sera prima, aveva soggiornato con Matteo in un rifugio. Ma non ci sono rifugi che ci possono trattenere o riparare da tutto ciò che ci esplode dentro. Questa è la vita: un continuo camminare verso gli altri, verso noi stessi, verso l'altro che abita in noi".

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