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Cronaca

Ruba al centro commerciale: sesso col vigilante per non essere denunciata

Il vigilante è ora accusato di estorsione, violenza sessuale e violenza privata

Mercoledì mattina la prima udienza preliminare del processo che vede coinvolto P.T., guardia giurata di 54 anni residente a Soncino, a pochi chilometri dai confini bresciani: è accusato di estorsione, violenza sessuale e violenza privata. Qualche settimana fa era stato arrestato per i reati oggi contestati in tribunale: a denunciarlo una ragazza di 29 anni. La prossima udienza è stata ora fissata per il 3 maggio.

La giovane era stata beccata dal vigilante all'uscita dal centro commerciale CremonaPo di Cremona: la 29enne aveva sottratto una piastra per capelli (del valore di circa 50 euro) senza pagarla. La guardia giurata le avrebbe allora promesso il silenzio (quindi niente denunce o segnalazioni alle forze dell'ordine) in cambio però di soldi e prestazioni sessuali.

Le richieste: soldi e sesso

I due si sarebbero incontrati almeno altre due volte. Alla periferia di Cremona, P.T. l'avrebbe costretta a spegnere lo smartphone e le avrebbe chiesto 150 euro per il suo "silenzio" oltre a un rapporto sessuale completo. Tra minacce e telefonate, il presunto ricatto sarebbe proseguito per un paio di settimane.

Fino alla denuncia della ragazza, che in accordo con i carabinieri ha teso allora una "trappola" al suo aguzzino. I due si sarebbero incontrati per la seconda volta: al momento delle richieste (altri soldi oltre a rapporti sessuali) la 29enne è scesa dall'auto, seguita dal vigilantes che è stato però arrestato in flagranza di reato dai militari.

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