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Cronaca Borno

Ammazzata e fatta a pezzi: faceva shopping col suo bancomat

Il killer di Carol Maltesi avrebbe utilizzato il suo bancomat dopo averla uccisa

Forse per dissimulare le atrocità già compiute, per settimane avrebbe continuato ad utilizzare anche il bancomat di Carol Maltesi, la giovane mamma di 26 anni uccisa e fatta e pezzi nel suo appartamento di Rescaldina, nel Milanese, tra il 10 e l'11 gennaio scorso. L'unico accusato (e già arrestato) è Davide Fontana, bancario di 43 anni ed ex fidanzato di Carol, che nel mondo della pornografia era nota come Charlotte Angie.

Uccisa e conservata in un freezer

Fontana non avrebbe mai accettato che la ragazza stesse per andarsene, tra Praga (dove viveva il fidanzato) e Verona, dove invece abitano il suo ex compagno e il figlioletto. Come da lui stesso confessato, l'avrebbe uccisa prima colpendola con un martello e poi tagliandole la gola. L'avrebbe fatta a pezzi e conservata in un freezer, comprato su internet, e cercato di liberarsene prima sul lago Maggiore e poi in Valcamonica, a Paline di Borno. E' qui che Fontana getterà i sacchi neri contenenti i resti della giovane donna, in un dirupo sul ciglio della strada.

Nelle settimane tra l'omicidio e il ritrovamento del corpo, circa 70 giorni, il 43enne avrebbe continuato a utilizzare lo smartphone di Carol Maltesi, rispondendo ad amici e familiari fingendosi lei. Così come avrebbe utilizzato anche il bancomat della ragazza, dopo averla già uccisa.

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