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Cronaca Calcinato

Si scava per il cantiere, spuntano i veleni: rifiuti fino a 16 metri di profondità

I fanghi raggiungono i sedici metri di profondità, oltre i quali il terreno risulta pulito

Veleni di origine ancora ignota giacevano da anni sottoterra: la discarica abusiva è stata trovata a Calcinato nella zona del cantiere Tav, nell’area dell’ex canile.

A rilevare la presenza dei rifiuti finora non classificati è stata Cepav Due: al monento, nessuno è in grado di stabilire di che sostanze si tratti: l'Arpa sta cercando di capirne la provenienza. Non si esclude che possano essere dei fanghi provenienti dal sito di Porto Marghera: rifiuti potenzialmente molto pericolosi, quindi, se l'ipotesi sarà confermata dalle analisi

Come riportato dal Giornale di Brescia, Arpa ha fatto tre carotaggi nei punti in cui Cepav due dovrà realizzare i piloni: dalla stratigrafia emerge che i primi nove-dieci metri siano composti da “limi di lavaggio di cava con la presenza di gessi di marmo”, mentre dai dieci ai quindici metri da “materiale terroso ghiaioso simile al naturale ma che rilascia vapori di solvente”.

Il terreno è dunque composto da fanghi che raggiungono i sedici metri di profondità. Oltre questi sedici metri, il terreno risulta non contaminato. Sicuramente bisognerà rimuovere questi rifiuti per consentire ai lavori di proseguire. La ditta provvederà a fare tre scavi, rimuovendo i rifiuti e cercando di isolare la parte rimanente della discarica. Nel frattempo gli esperti stanno cercando di capire se può esserci un collegamento tra Brescia e Mestre: di certo, questi rifiuti dovranno essere rimossi e trattati come sostanze pericolose.

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