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Cronaca Lumezzane

La stagione di caccia è finita da un mese, ma non per un bracconiere

Il cacciatore è stato denunciato

Come se nulla fosse, stava cacciando specie protette all'interno del suo capanno, a un mese dalla chiusura ufficiale della stagione venatoria (31 gennaio). Protagonista di una lunga serie di illeciti è un lumezzanese capace di rimediare una nuova denuncia a distanza di pochi mesi dalla precedente. Lo racconta il quotidiano Bresciaoggi.   

I fatti. Nei giorni scorsi i carabinieri forestali del reparto antibracconaggio Soarda grazie a una segnalazione arrivata dal Cabs (Committee against bird slaughter) si sono messi sulle tracce del cacciatore che stava agendo al passo del Cavallo, nel territorio di Lumezzane che dà sulla Valsabbia. Nell'appostamento, i militari hanno sentito il richiamo utilizzato dal cacciatore, e poco dopo alcuni spari. Usciti allo scoperto, hanno colto sul fatto l'uomo, e a terra hanno trovato due peppole. A poca distanza dal capanno c'era anche una rete. Sempre nelle proprietà del bracconiere sono stati inoltre trovati dai carabinieri sei esemplari di peppola e fringuello (vivi), che sono stati prontamente sequestrati. 

La lista dei reati contestati è decisamente lunga: abbattimento di specie non cacciabili, uccellagione, caccia in periodo di divieto, utilizzo di mezzi non consentiti (richiami elettroacustici), detenzione di uccelli protetti (vivi). 

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