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Brescia: insulti e ingiurie, due condanne per odio razziale

Si chiude dopo quattro anni il processo che coinvolse in tutto sei persone: un senegalese di 48 anni, insultato dentro e fuori da un ristorante, e cinque persone tra clienti e proprietario del locale

Ci sono voluti quattro anni, più o meno, ma si è definitivamente chiuso il processo per ingiurie e odio razziale che coinvolge in tutto sei persone, cinque sul banco degli imputati e un immigrato di origini senegalesi come accusatore.

Una vicenda giudiziaria che si ‘inaugura’ in realtà nel 2009: insulti razzisti, e anche qualcosa di più, nei confronti di una guardia giurata di 48 anni, che sta per cominciare la sua notte di servizio. Prima dal finestrino di un’auto, poi dal ristorante in cui il senegalese entra per chiedere spiegazioni.

Anziché essere difeso, viene aggredito anche dai clienti del locale, e dal titolare. Il Tribunale di Brescia ha dunque confermato tre condanne, e due assoluzioni: sei mesi, con la condizionale, per ingiurie con l’aggravante di odio razziale per i due ‘urlatori’ del finestrino, un’altra condanna (ma solo per ingiurie) per il proprietario del locale, che pure un “vai a raccogliere le banane” l’avrebbe ripetuto più e più volte.

La guardia giurata 48enne ha ripetuto al termine che non è stata una battaglia pecuniaria (in tutto il risarcimento dovrebbe aggirarsi sui 2000/2500 euro) ma piuttosto “di principio”.

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