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Rapinatori arrestati a Brescia: "Erano pronti a tutto"

L'operazione, realizzata a meno di un mese dalla rapina di via X Giornate, è frutto di una intensa collaborazione fra carabinieri e polizia di Stato.

L’arresto dei presunti responsabili delle rapine di via Orzinuovi e via X Giornate è la risposta concreta dello Stato all’insicurezza diffusasi fra i bresciani. Lo ha ribadito nella mattinata di oggi, giovedì 14 marzo, la Prefetta di Brescia Maria Rosaria Laganà, nell’introdurre la conferenza stampa a proposito dell’operazione. A condurre agli arresti è stato un corposo lavoro congiunto tra carabinieri e polizia di stato.

“Sono particolarmente felice del risultato di questa operazione di Polizia e carabinieri, avvenuta in tempi rapidi. Si tratta di fatti che hanno preoccupato molto la comunità bresciana” ha detto la prefetta. “Dopo la rapina in gioielleria si era diffusa la paura, ma abbiamo dato una risposta concreta, al di là delle rassicurazioni, a chi opera nel centro di Brescia”.

Che la rapina al Compro Oro di via Orzinuovi e quella alla gioielleria Da Rossana in centro fossero opera della stessa banda è stato chiaro agli inquirenti quasi da subito: uguale il modus operandi, con la presenza di una donna incaricata di aiutare il gruppo a entrare in negozio; similari l’orario - vicino alla chiusura - e il modo di allontanarsi dal luogo della rapina; analogo l’abbigliamento dei rapinatori. Le indagini sono partite dalle registrazioni delle telecamere di videosorveglianza posizionate nei pressi dei luoghi delle rapine, anche nei momenti e giorni precedenti all’accaduto. “Una mole corposa di materiale, la cui analisi ci ha consentito di reperire percorso seguito dai rapinatori nell’arrivare e nell’allontanarsi” ha spiegato il comandante provinciale dei carabinieri Vittorio Fragalà. “Abbiamo identificato anche i sopralluoghi realizzati da queste persone, anche su altri bersagli”. 

L'epilogo delle indagini: gli arresti e i nodi ancora da sciogliere

Un lavoro certosino che ha condotto ai tre arresti annunciati ieri: un gruppo molto giovane, tra i 20 e i 25 anni, residente in provincia. “Erano pronti a tutto, anche a commettere nuove rapine e per questo andavano fermati” ha puntualizzato Fragalà. Il Gip non ha ancora convalidato il provvedimento, ma le prove a loro carico sono consistenti: tra le varie, è stata recuperata nelle loro abitazioni parte della refurtiva (che vedete nel filmato), oltre a una grossa somma di denaro con tutta probabilità frutto della ricettazione degli oggetti rubati. 

Oltre agli arresti, altre sette persone sono state iscritte nel registro degli indagati. Tra loro quella che si presume essere la figura femminile intervenuta nella rapina di via X Giornate. Non si tratterebbe, tuttavia, della stessa persona presente in via Orzinuovi: le indagini per sciogliere questo e altri nodi - ad esempio quello dei canali di ricettazione del maltolto - sono destinate a proseguire.

La soddisfazione degli inquirenti: "grande sinergia tra tutte le forze in campo"

“La città” ha detto ancora il comandante provinciale dei carabinieri “ha percepito l’ultima rapina come una ferita nel cuore di Brescia. Il risultato è la risposta dello Stato, ma ci siamo arrivati anche grazie alla risposta dei cittadini, che in un caso hanno quasi bloccato uno dei rapinatori. La collaborazione della cittadinanza è essenziale per poter dare risposte puntuali”. L’altro importante fattore, ha sottolineato il questore Eugenio Spina, è stata l’ottima sinergia tra carabinieri e polizia di stato, che “hanno lavorato da subito fianco a fianco, quotidianamente, mettendo a sistema le proprie risorse”. Il tema è stato ripreso dalla prefetta Laganà, sollecitata sull’adeguatezza del personale messo in campo a Brescia per la pubblica sicurezza: “Senz’altro è auspicabile avere più uomini, ma la vera differenza la fa la qualità delle risorse, non la quantità. Dobbiamo valorizzare quello che abbiamo, come avvenuto in questo caso”.

Soddisfazione anche dalla sindaca Laura Castelletti per la celerità della risposta a fatti che hanno sconquassato la città meno di un mese fa. “Trovo importante esserci trovati in prefettura, che rappresenta il tavolo deputato alla gestione dei problemi di ordine pubblico e che anche in questo caso è stato prontamente convocato dalla prefetta. I cittadini hanno ricevuto rassicurazione con grande rapidità”. 

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