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Giovedì, 25 Aprile 2024
Cronaca Roccafranca

Scivolate e cadute: allarme ghiaccio. La Bassa ancora senza luce

Non nevica più, ma l'emergenza non è finita. In città e nei centri storici si raccomanda massima attenzione al ghiaccio sulle strade e soprattutto sui marciapiedi. In varie località della Bassa Bresciana la luce non è ancora tornata

Anche se non nevica da più di 48 ore l’emergenza nel bresciano non è ancora finita. Le temperature infatti scenderanno ancora, provocando un’impennata di rischi dovuti in particolari ai fondi stradali e ai marciapiedi ghiacciati. Solo domenica mattina, e solo a Brescia città, si sono registrati almeno una trentina di casi di incidenti da caduta. E potrebbe essere solo l’inizio.

Negli ultimi Comuni della Bassa rimasti senza elettricità intanto i nervi sono sempre meno saldi. Si parla di almeno una decina di cascine a Roccafranca, senza corrente: molte di queste specializzate nell’allevamento di bovini e nella produzione di latte nostrano. Altri problemi anche a Comezzano Cizzago e a Ludriano, dove fuori dal paese la luce ancora non torna.

Nelle zone più colpite non si esclude l’ipotesi di una class action, un’azione legale contro Enel. Che comunque in queste ore continua ad inviare tecnici, generatori e mezzi di supporto. Arrivano poi varie segnalazioni anche da Brandico, o dalle frazione di Campazzo di Pontevico e a Castelletto di Leno. Difficile fare la conta dei danni, in tutta la provincia: comunque nell’ordine delle centinaia di migliaia di euro.

Al rischio cadute sui marciapiedi cittadini e del centro storico si aggiungono i malori dovuti al freddo. Domenica pomeriggio altri tre interventi del 118, per scongiurare il rischio che si possano ripetere le tragedie di pochi giorni fa. Due persone si sono sentite male a Gottolengo, un 75enne e un 84enne. A Ponte di Legno è intervenuta addirittura l’eliambulanza, per soccorrere un 60enne.

Ancora a Brescia, dove infuria la polemica. Dopo le critiche al Piano Neve che non avrebbe funzionato come dovuto, ci si lamenta del fatto che a tre giorni dalla grande nevicata di febbraio i marciapiedi non sarebbero ancora stati puliti a dovere. Dal Comune la pronta risposta: ci sono 120 spalatori in azione, quasi a tempo pieno. E la colpa è un po’ anche dei privati, che dovrebbero (per legge) spalare la neve di fronte alle abitazioni, ai negozi, ai garage.

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