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Le Guardie ecologiche volontarie vigileranno sui parchi delle Cave e delle Colline

Comune e Provincia hanno rinnovato l'accordo di collaborazione per altri due anni

Si rinnova l’accordo di collaborazione tra Comune e Provincia di Brescia per la tutela ambientale del Parco delle Colline e del Parco delle Cave. Per altri due anni - la prima sigla dell’accordo risale al 2021 - la custodia dei due parchi locali d’interesse sovraccomunale (PLIS) sarà affidata alle GEV, le Guardie ecologiche volontarie che prestano servizio per la Provincia. 

Le Guardie ecologiche volontarie sono una cinquantina in tutto sul suolo della provincia di Brescia. Prestano attività - a titolo di volontariato, come dice il nome - in su tutto il territorio provinciale, fatta eccezione per i comuni inseriti nelle comunità montane. Le loro attività vanno dalla tutela della fauna minore e della flora spontanea alla valorizzazione delle superfici del paesaggio e al controllo su coltivazione e commercializzazione di funghi e tartufi. Le Gev rivestono la funzione di pubblico ufficiale - per la precisione, assumono il titolo di guardie giurate non armate. Non a caso, vengono nominate con decreto dal prefetto, al termine di un corso specifico. E svolgono anche compiti di vigilanza, verificando sui territori il rispetto della normativa ambientale.

Cosa prevede l'accordo 

Proprio la vigilanza, stando al nuovo accordo, sarà uno dei capisaldi principali dell’opera che il corpo volontario presterà nei due parchi: oltre a far rispettare le normative regionali in materia di tutela ambientale, le GEV si potranno occupare delle inosservanze al regolamento di polizia urbana del comune di Brescia in materia di salvaguardia ambientale, nonché al regolamento del Parco delle Colline di Brescia e all’ordinanza per l’uso del Parco delle Cave. I verbali di segnalazione da loro stilati saranno poi trasmessi tempestivamente alla polizia locale. 

L’accordo prevede che il comune fornisca alle guardie ecologiche volontarie informazioni e l’eventuale formazione riguardo alle materie relative alla vigilanza del territorio, assicurando il supporto dei propri uffici e la disponibilità, compatibilmente con le altre attività istituzionali, di eventuali strutture che dovessero rendersi necessarie. Le entrate derivanti dalle sanzioni amministrative conseguenti all’attività di vigilanza delle guardie entreranno nelle casse del comune. 

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