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Commemorazione per Navalny: il consiglio comunale di Brescia boccia la proposta di Forza Italia

Secondo il presidente Rossini c'è un vizio di procedura. Ma la minoranza insorge: "scelta incomprensibile"

Il Consiglio Comunale di Brescia boccia la proposta di dedicare un minuto di silenzio e una fiaccolata alla memoria di Alexei Navalny avanzata da Forza Italia. La proposta è arrivata all’apertura della seduta del consiglio, con un intervento sull’ordine dei lavori da parte del capogruppo Paolo Fontana. Secondo il consigliere, una forma di commemorazione istituzionale è “un segnale necessario da parte della politica bresciana, davanti a un così grave attacco alla democrazia”: ovvia è l’allusione alla morte dell’attivista e oppositore politico al governo di Vladinir Putin, avvenuta giorni fa nella colonia artica di Kharp dove era detenuto dal 2021, in circostanze tutt’altro che limpide.

La richiesta ha però trovato dapprima il parere contrario del presidente del consiglio comunale Roberto Rossini, per un vizio procedurale: “i casi che riguardano cittadini non bresciani” spiega Rossini “richiedono che si passi da un accordo nella conferenza capigruppo”. La minoranza protesta, chiede infine ottiene di mettere ai voti la proposta formulata da Fontana. Ma l’esito è comunque negativo. I consiglieri di Pd, Brescia Attiva, Brescia Capitale, Sinistra a Brescia e Civica Laura Castelletti - fatta eccezione per alcuni consiglieri assenti: Roberto Cammarata e Pietro Ghetti (Pd) e poi Raisa Labaran e Iyas Ashkar per la Civica Castelletti - bocciano la proposta. La votazione registra invece il sì di Azione, che ha promosso anche la manifestazione tenutasi alle 19 di ieri sera in ricordo di Navalny.

Dura la reazione della minoranza: “Dopo la spaccatura della sinistra sul voto alla mozione contro l'antisemitismo oggi registriamo un'altra preoccupante posizione ufficiale della nostra città in materia di politica internazionale” scrivono in una nota stampa i gruppi Lega, Fratelli d’Italia, Fabio Rolfi Sindaco e Forza Italia. “Una scelta inspiegabile che ancora una volta pone Brescia in contrasto con le posizioni atlantiste e con il collocamento europeo che la nostra città dovrebbe avere. Il sindaco è ormai sotto scacco di una sinistra estrema che fa andare Brescia nella direzione opposta rispetto al resto d'Europa”.

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