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Treni Brescia-Milano: salgono i prezzi, scende la qualità

La frequentatissima tratta,che porta ogni giorno i pendolari bresciani a Milano e viceversa, continua a deludere gli utenti

Dopo il solito ritocco di inizio anno alle tariffe dei treni, per i primi di maggio se ne profila un secondo. Ciò non corrisponde però ad un miglioramento della qualità dei viaggi. A sostenerlo è il gruppo “In Orario” che, per voce di Paolo Rivi, fa rilevare una serie di vecchi e nuovi disagi, dopo un puntuale monitoraggio su due dei treni tradizionalmente più utilizzati dall'utenza bresciana quotidianamente diretta a Milano per ragioni di studio o lavoro: il regionale 2088 delle 7.27, ad esempio, previsto in arrivo in Centrale alle 8.27 e anche il 10637 delle 18.15, per il rientro a Brescia fissato alle 19.17.

Giorno per giorno, nel corso del mese di marzo appena concluso, si è provveduto a prender nota non solo dei tempi di percorrenza, ma anche di altri aspetti e di disservizi ricorrenti sulla tratta in questione: la composizione del treno ridotta per la mancanza o la chiusura di alcune carrozze, il viaggio in piedi nonostante l'abbonamento alla prima classe, il mancato controllo dei biglietti, ed anche il via vai indisturbato di mendicanti e ambulanti.

L'elenco delle lamentele relative al servizio sulla linea Brescia-Milano è abbastanza lungo. Sedili sporchi, porte non funzionanti, finestrini bloccati e bagni indecenti fanno ormai parte del panorama consueto. Gli avvisi in stazione, si fa presente, sono di poca utilità se non aiutano a evitare le carrozze chiuse ed a trovare soluzioni alternative in caso di grave ritardo.

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