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Sport Gardone Val Trompia

Oro, argento e bronzo: con Beretta anche Brescia è sul tetto del mondo

La giornata di venerdì 12 agosto a Rio de Janeiro per la storica fabbrica di armi di Gardone Val Trompia è memorabile: le prime quattro atlete classificatesi nella prova di tiro a volo skeet imbracciavano fucili Beretta.

Diana Bacosi, Chiara Cainero e Kimberly Rhodes (che con il bronzo di ieri è la sola ad aver conquistato sei medaglie olimpiche in altrettante edizioni), in più anche la quarta classificata, la cinese Wei Meng. La classifica della finale di tiro a volo femminile, categoria skeet, oltre a rendere onore a due belle e tenaci donne, e mamme, italiane riempie di orgoglio anche la fabbrica bresciana di armi più celebre, la Beretta di Gardone Val Trompia. 

Presente a Rio con ben 52 atleti (tra cui sette italiani, sui nove totali), come al solito Beretta ha fatto la parte del leone nel medagliere. La storia dell’azienda, che da 60 anni partecipa ai giochi, è significativa per spiegare il motivo di tanto successo, ma da sola non basterebbe. Nei mesi scorsi l’azienda infatti ha messo a disposizione dei suoi atleti ben 27 tecnici specializzati che hanno seguito passo passo l’avvicinamento all’olimpiade. 

Un commento a caldo da parte della famiglia Beretta arriva da Franco Gussalli Beretta, le cui parole sono riportate sulle colonne di Bresciaoggi in edicola stamane: «Noi continuiamo a credere e a investire in un settore che dà prestigio al nostro brand. Questi risultati ci stimolano a migliorare ogni giorno insieme ai nostri atleti. I loro sacrifici sono i nostri, essergli vicino in questo momento e sentirci un po’ campioni olimpici è fantastico. Ringraziamo Diana, Chiara e Kimberly per aver regalato a Beretta una giornata indimenticabile».

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