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Stop al lockdown dello sport: "Fermare l'attività fisica fa male alla salute"

L'appello dell'Unione italiana sport per tutti: "Senza attività sportiva si rischiano 90mila morti l'anno"

E' passato più di un anno dal primo lockdown, e lo sport di base in Italia è ancora fermo. Proprio su questo fronte si concentra l'appello dell'Uisp, l'Unione italiana sport per tutti: “In questo anno abbiamo assistito a oltre 100mila decessi per Covid-19 – si legge in una nota – : numeri terribili ma che rischiano di peggiorare a causa della forzata sedentarietà degli italiani. Infatti, secondo i dati del rapporto Istitsan realizzato dall'Istituto superiore di Sanità con il Ministero della Salute e il Coni, la sedentarietà in Italia è responsabile del 14,6% di tutti i decessi, pari a circa 90mila morti all'anno”. Quasi quanto i decessi per Covid.

"Rischiamo di raddoppiare i morti"

“I dati dell'Iss parlano chiaro – spiega Antonio Iannetta, dirigente milanese di Uisp – Stiamo rischiando di vedere il numero di morti da Covid-19 raddoppiato a causa del lockdown dello sport e della sedentarietà che ne consegue. Esistono i protocolli per poter praticare attività sportiva in sicurezza: le società e le associazioni sportive si sono adeguate e li hanno applicati. E' il momento di dare la possibilità di riaprire a un settore che ha pagato duramente il lockdown, e che garantisce con il suo operato la salute dei cittadini e un risparmio sui costi sanitari”.

L'appello è rivolto direttamente al neo-presidente del Consiglio Mario Draghi: “Fermiamo il lockdown dello sport – chiosa ancora Iannetta – Dopo un anno dall'inizio dell'epidemia in Italia nulla è cambiato. Stiamo affrontando settimane dure e con chiusure forzate. La speranza è che vi siano adeguate forme di ristoro per salvaguardare l'intero ecosistema sportivo”.

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