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Brescia a Marassi per vincere. Iachini ci crede

Domenica ultima chance per le rondinelle. In quel di Genova la compagine di Iachini si gioca l'ultima carta per raggiungerela salvezza, una sconfitta sarebbe come una condanna

Si avvicina la fatidica domenica del Marassi, e questa volta il Brescia non può permettersi alcun errore. Non è certo con il Milan che la squadra doveva ottenere i punti decisivi per la salvezza: nelle prossime tre giornate le Rondinelle si giocano la stagione, tre finali difficili ma non impossibili, due trasferte decisive contro avversarie che se la giocano alla pari. Il periodo nero dei doriani (domenica mancheranno anche Poli e Volta) è una motivazione in più, ma la realtà spesso è dura da accettare. Anche il primo cittadino di Brescia Adriano Paroli ha ricordato che la squadra non vince in trasferta da settembre, ma ci ha fatto notare che “dove non arriva la ragione ci può arrivare il cuore”. E così anche Beppe Iachini ci crede per davvero: “Ci attende una partita molto difficile, ma da tempo siamo costretti a cercare di far punti sia dentro che fuori casa. A Genova faremo la nostra partita, cercando di ottenere il massimo”.

La squadra ha proseguito anche ieri la preparazione al San Filippo. Qualche salita e qualche scatto verso la collina di Sant’Anna, e poi di nuovo in campo per affinare gli schemi anti Sampdoria. Alessandro Diamanti, dopo la superba prestazione di sabato sera, per precauzione ha saltato la consueta partitella finale a causa di un affaticamento muscolare; non si conosce ancora con precisione l’entità dell’infortunio di Cristiano Zanetti, che ha comunque dichiarato di fare il possibile per poter giocare dal primo minuto. In caso contrario è già pronto Antonio Filippini, l’eterno gemello che ha raggiunto le 300 presenze in biancoblu e che il prossimo luglio compirà 38 anni.

“E’ inutile nasconderci dietro a un dito – ha dichiarato al termine dell’allenamento – Una sconfitta in questa trasferta vorrebbe dire addio a tutte le speranze di salvezza. E’ finito il tempo a nostra disposizione per rimandare la soluzione dei nostri problemi, adesso conta solo la vittoria”. Non sono ancora trapelate notizie certe sulla formazione, ma lo storico centrale di centrocampo dovrebbe davvero rientrare negli undici titolari dopo tanto tempo. Zoboli è pronto dopo la squalifica, e Iachini dovrebbe riproporre l’insolito schema a quattro difensori, con Zebina e Zambelli a fare gli esterni e tre centrocampisti dal fiato lungo (Filippini-Vass-Hetemaj) e supportare il tridente già visto in campo con il Milan.

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