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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Saggioro lascia la presidenza del club di Desenzano: “Bellissima esperienza, giusto passare il testimone”

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di BresciaToday

Sono in arrivo settimane intense per l’Associazione Tennis Desenzano. Al termine dell’assemblea elettiva prevista nel mese di aprile il club avrà una nuova guida, data la decisione dell’attuale presidente Damiano Saggioro di non ricandidarsi per il terzo mandato. Una scelta comunicata già un anno fa, in occasione del felice arrivo del primo figlio, che metterà fine a un duplice mandato triennale nel quale il club della Spiaggia d’oro ha compiuto importanti passi avanti: dal punto di vista della riorganizzazione amministrativa fino a quello strutturale, ma naturalmente anche per quanto riguarda l’attività. “Il messaggio che mi piace lasciare – spiega Saggioro – è quello dell’alternanza: sono convinto che queste esperienze di volontariato nella gestione della cosa pubblica debbano avere una scadenza.

Ci ho messo tutta la passione e l’affetto che mi legano a un circolo nel quale sono presente da quando avevo 8 anni, ma dopo un certo periodo di tempo alla dirigenza ritengo giusto passarla di mano, perché quando una gestione dura troppi anni rischia di prendere la forma di colui che se ne occupa. Credo di aver fatto la mia parte: nella vita arrivano momenti nei quali si capisce che è giunta l’ora di cedere il testimone, e per me quel momento è adesso. È stata una bellissima esperienza, e mi auguro che il prossimo direttivo possa avere maggiore fortuna rispetto a noi, in modo da lavorare con più serenità”. L’allusione è alle tante difficoltà con le quali il presidente ha dovuto battagliare durante la sua gestione: prima la tremenda tempesta del maggio 2019, che ha causato gravissimi danni al club; poi il lungo periodo di chiusure e restrizioni dovute alla pandemia; quindi più recentemente l’enorme aumento dei costi delle utenze, che ha messo in pericolo tante realtà.

“Dal punto di vista emotivo – aggiunge – è stata un’esperienza forte. Ne abbiamo passate tante, ma sempre provando a fare del nostro meglio”. La prova è nei risultati sportivi, visto che in questi anni l’AT Desenzano non ha fatto altro che crescere, dribblando ogni problema. “Abbiamo consolidato una scuola tennis oggi arrivata a contare su un centinaio di bambini – continua il giovane presidente –, ed è anche aumentato il numero delle nostre squadre agonistiche, diventate una decina, col team di Serie C come fiore all’occhiello. In generale, l’agonismo è cresciuto sia in termini numerici che di entusiasmo e organizzazione”.

Lo dimostra il record della scorsa stagione: malgrado le forti restrizioni dei primi mesi, per la prima volta il totale di ore annuali di utilizzo dei sei campi in terra battuta ha raggiunto quota 17.000, fra scuola tennis, lezioni, tornei, utilizzo dei circa 600 tesserati e altre attività. Da non dimenticare le attività benefiche e sociali: dai progetti con lo Zambia a tanto altro, ultima una raccolta di viveri da destinare alle popolazioni dell’Ucraina. “Abbiamo lavorato – continua Saggioro – anche per valorizzare l'impianto comunale e dare la possibilità alla futura dirigenza di mettere in atto progetti importanti, come la realizzazione del campo veloce per il quale abbiamo ottenuto le autorizzazioni a fine 2019, al termine di un iter complesso. Senza pandemia sarebbe già operativo da quasi due anni, invece non se n’è ancora fatto nulla. L’obiettivo era di passare alla prossima gestione le risorse finanziare per completare il progetto, invece le stangate arrivate negli ultimi mesi dalle bollette di luce e gas non ce l’hanno permesso. Tuttavia, l’autorizzazione è valida per cinque anni e il progetto è pronto: l’augurio è che prima o poi si riesca a portarlo a termine”.

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