Se sei un tifoso e ti piace il calcio non potevi che aspettare lui: adesso Sanremo lo puoi anche guardare in differita, le canzoni le puoi pure sentire alla radio. Ieri sera è stato Roberto Baggio il protagonista della terza serata del Festival dell’Ariston: nella lunga intervista di Fabio Fazio il ricordo di una carriera infinita, tra Juve Milan, Bologna e Brescia, i tanti infortuni e una passione che però non si spegne, “il calcio non lo lascerò mai”.

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Da dieci anni è ambasciatore della FAO: “Credo che non rinuncerò neanche a questo. Le attività umanitarie ti portano gioia e felicità indescrivibile. Non posso dimenticare il viaggio in Laos, afflitto dall’aviaria, o dalle mine antiuomo. Stessa cosa in Perù, dove ho imparato tanto dalla dignità e dalla compostezza di queste persone, colpite da un’inondazione”.

La povertà quasi come fosse un valore, e lo dice uno come Baggio che è buddista da tempo, tra i primi frequentatori del tempio di Milano, ancora negli anni ’80. Nel finale la lettera con dedica ai figli, e ai giovani, nel mezzo il saluto del Nobel Aung San Suu Kyi, che lo invita in Birmania, “dove ti aspettano tantissimi fan”.

“Passione e gioia, coraggio e sacrificio – questi i valori del Divin Codino, raccontati con emozione – Abbracciate i vostri sogni e seguiteli”.