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Le Friendly Islands (non erano cannibali) pronte a danzare al Rigamonti

Il Tonga, il cui arcipelago fu chiamato Friendly Islands da James Cook quando lo scoprì nel 1773, in quanto l'unico della zona australe a non praticare il cannibalismo, eseguirà la danza della Sipi Tau prima del match con l'Ital-rugby

E' un onore giocare contro l'Italia e per questo ci siamo preparati nel migliore dei modi.

Lo ha detto il team manager di Tonga, Viliami Fukofuka, intervenuto a Brescia all'incontro con gli amministratori della città e una delegazione della Nazionale italiana di rugby.

"Abbiamo fatto del nostro meglio per preparare la partita di sabato - ha aggiunto Fukofuka - sul campo daremo tutto quello che avremo per onorare Brescia e la maglia della Nazionale di Tonga".

"Ci siamo sentiti veramente bene accolti a Brescia, per noi significa molto arrivando da una piccola nazione", ha detto ancora il manager del team delle 'Friendly Islands', le Isole degli Amici, così chiamate da James Cook quando vi gettò l'ancora nel 1773 e scoprì che Tonga era l'unico dei vari arcipelaghi australi in cui non c'erano cannibali.

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Spesso la nazionale tongana di rugby è seguita anche in trasferta dal Re, sempre quando ad essere Sovrano era Tupou IV (tutti lo ricordano in tribuna al Mondiale con i suoi 205 chili di peso e varie mogli al seguito), un po' meno ora che regna suo figlio, il 53enne Tupou VI, il cui nome per intero è Ahoeitu Uniakìotonga Tukùaho.

Prima della sfida contro gli azzurri, i 'guerrieri' del XV di Tonga, o 'aquile del mare' come vengono chiamati dal simbolo che portano sulle loro maglie, eseguiranno la danza della Sipi Tau: basterà a 'spaventare' Parisse e compagni?

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