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Marco Ceron: paura per l'operazione alla testa durata più di 2 ore, ma è stabile

Marco Ceron, giocatore 26enne del Basket Brescia, ha rimediato una frattura cranica con ematoma, durante il match di domenica contro la Fiat Torino. Lunedì è stato sottoposto a un delicato intervento al Civile di Brescia: le sue condizioni sono stabili, ma la prognosi è ancora riservata

Famigliari, compagni di squadra, amici e tifosi possono tirare un grosso sospiro di sollievo: il delicato intervento a cui è stato sottoposto Marco Ceron, giocatore della Germani Brescia, è riuscito. Il 26enne di Mirano (Venezia) è sveglio e le sue condizioni sono stabili, ma la prognosi rimane riservata. Un'operazione durata circa due ore e trenta, indispensabile per ricostruire la parte di calotta cranica lesionata, e l'evacuazione dell'ematoma correlato, a seguito di un brutto scontro di gioco.

La dinamica dell'infortunio

L'incubo è cominciato domenica sera, sul parquet del Palaleonessa, dove la Germani era impegnata contro la Fiat Torino.  Saltando verso il canestro nel corso di un'azione d'attacco, Ceron ha rimediato una gomitata involontaria alla testa da Mouhammadou Jaiteh, cadendo poi rovinosamente a terra.

Per lunghi minuti è rimasto a terra circondato dai compagni, dal medico della società Pier Bettinsoli e dagli uomini del soccorso medico, immobile: per qualche secondo avrebbe perso anche conoscenza. Poi è stata fatta entrare la barella, sui cui il cestita, che nel frattempo era tornato vigile, è stato caricato e condotto nell'ambulanza. In un primo momento tutto sembrava essere andato per il meglio: il 26enne, ricoverato al Civile, era apparso lucido e stabile, tanto che anche i cronisti che si occupavano della diretta Tv  hanno rassicurato il pubblico, dicendo che Ceron stava meglio.

Grave frattura cranica con ematoma

Gli ulteriori accertamenti a cui il giocatore è stato sottoposto hanno però fatto emergere qualcosa che andava ben oltre il trauma cranico commotivo, evidenziando "una grave frattura cranica affondata e comminuta e un ematoma satellite".  La diagnosi è arrivata nel cuore della notte, così come la notizia che il giocatore doveva essere tempestivamente operato.

Oltre due ore In sala operatoria

Ore d'ansia per i famigliari del 26enne - mamma Antonella, papà Pietro, il fratello Andrea e la fidanzata Greta - i compagni di squadra e la dirigenza del Basket Brescia. Lunedì mattina il delicato intervento, a cura dell'equipe guidata dal professor Marco Fontanella, durato due ore e mezza. Poi la delicata fase del risveglio e il controllo post-operatorio. "È andato tutto bene" ha fatto sapere la presidente Graziella Bragaglio. Rassicurante anche il bollettino medico: le condizioni del 26enne sono stabili e già oggi potrà ricevere la visita e gli abbracci dei compagni.

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