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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Calcioscommesse: oggi la sentenza su Iaconi, rischia fino a 4 anni e 6 mesi

Il ds delle Rondinelle ha ammesso una tentata combine nella gara tra Grosseto e Ancona dell'aprile 2010: una squalifica è data ormai certa. Il pm Palazzi - invece - ha chiesto la condanna a 4 anni e 6 mesi

E' prevista per oggi la sentenza dell'inchiesta sul calcioscommesse che vede coinvolto il ds del Brescia Andrea Iaconi.
Una squalifica a suo carico è praticamente cosa certa, ma Iaconi - come richiesto dal pm Palazzi - rischia fino a 4 anni e 6 mesi.

- Iaconi: sentenza rimandata, ma la squalifica sembra ormai certa

Nonostante le  pesanti accuse, le Rondinelle confermano senza condizioni la fiducia al loro direttore sportivo: "Per quanto mostrato nel corso di questa stagione - scrive la società in un comunicato -, in termini di competenze manageriali e di dedizione alla causa societaria, il Brescia Calcio ribadisce che Andrea Iaconi è la figura perno del nostro progetto. Per tale ragione ha ritenuto di confermare stima e fiducia nel suo operato, nella piena consapevolezza che il suo coinvolgimento nelle inchieste della magistratura sportiva e ordinaria che riguardano il mondo del calcio, ha avuto un risalto mediatico sproporzionato rispetto alla rilevanza, quantomeno morale, dei fatti addebitati. "


"Per quanto mostrato nel corso di questa stagione - continua la nota -, in termini di competenze manageriali e di dedizione alla causa societaria, il Brescia Calcio ribadisce che Andrea Iaconi è la figura perno del nostro progetto. Per tale ragione ha ritenuto di confermare stima e fiducia nel suo operato, nella piena consapevolezza che il suo coinvolgimento nelle inchieste della magistratura sportiva e ordinaria che riguardano il mondo del calcio, ha avuto un risalto mediatico sproporzionato rispetto alla rilevanza, quantomeno morale, dei fatti addebitati. "

Il Brescia  è dunque fiducioso che, attraverso i diversi gradi di giudizio, possa emergere l'estraneità di Andrea Iaconi verso l’aspetto più riprovevole dei fatti in corso di accertamento: l’attività illecita di combine di gare in spregio agli interessi della propria società (l'allora Grosseto), per trarre profitti indebiti dalle scommesse.

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