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Calcioscommesse: perquisizioni a Coverciano, arrestati Mauri e Milanetto

Secondo quanto accertato fino a ora dall'inchiesta, i giocatori coinvolti - per conto di un'organizzazione criminale transnazionale che fa capo a Singapore - avrebbero agito come referenti dell'associazione in Italia per la combine delle partite dei campionati di A, B e Lega Pro

Nuovo blitz della polizia contro il calcioscommesse. Gli agenti di diverse squadre mobili e del Servizio centrale operativo stanno eseguendo una serie di arresti e perquisizioni in Italia e all'estero nei confronti di soggetti appartenenti ad un'organizzazione transnazionale dedita alle combine degli incontri di calcio.

Tra gli arrestati anche gli ex Rondinelle Mauri e Milanetto, a cui, secondo quanto si apprende, gli inquirenti contesterebbero il reato di associazione a delinquere finalizzato alla truffa e alla frode sportiva.

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Gli investigatori avrebbero ricostruito che sia Mauri sia Milanetto erano disponibili, in cambio di denaro, a combinare gli incontri delle loro rispettive squadre. Sarebbero stati anche accertati diversi contatti tra i giocatori e gli esponenti dell'organizzazione criminale.

Gli agenti hanno effettuato anche delle perquisizioni nel ritiro della nazionale di calcio a Coverciano, dove hanno consegnato al Domenico Criscito un avviso di garanzia.

Due auto e cinque agenti hanno varcato il portone del centro tecnico federale alle 6 e 25, quando la nazionale di Prandelli ancora dormiva, e attualmente sono ancora all'interno della struttura. In mattinata, è attesa la diramazione della lista dei 23 azzurri per Euro 2012, nella quale era prevista la presenza di Criscito.

In tutto, sono i 19 provvedimenti restrittivi emessi dal Gip del tribunale di Cremona Guido Salvini, che fanno parte della ormai celebre inchiesta 'Last Bet', coordinata dal procuratore Roberto Di Martino, che già nel giugno e nel dicembre dell'anno scorso ha portato a diversi arresti.

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L'operazione di oggi è stata condotta dalle squadre mobili di Cremona, Brescia, Alessandria e Bologna, coordinate dagli uomini del Servizio centrale operativo.

Tutti gli indagati di questa nuova tranche dell'inchiesta devono rispondere dei reati di associazione a delinquere finalizzata alla truffa e alla frode sportiva.
 

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