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Michele Marcolini, prepara la sfida all’Italia

L’ex giocatore e capitano del Lumezzane è alla guida della nazionale maltese

Michele Marcolini, centrocampista dai piedi raffinati e ora allenatore, ha un legame molto stretto con Lumezzane. Con i rossoblù, infatti, ha chiuso la carriera da giocatore nella stagione 2012/13 e ha iniziato quella da allenatore nella stagione 2013/14. Dal 15 dicembre 2022 è diventato il commissario tecnico della nazionale di Malta e si prepara ad affrontare per la prima volta l’Italia. 

Queste le sue parole rilasciate al quotidiano Giornale Di Brescia.

Il pre partita e l’inno di Mameli.

Sarà un’emozione molto particolare: io sono italiano al cento per cento, ma sentire il nostro inno nazionale pensando che sono seduto sulla panchina della squadra che deve affrontare l’Italia, sarà molto strano”.

L’avventura con la nazionale maltese.

È capitato per caso, non ho agenti che mi sponsorizzano. Mi ha chiamato il presidente della federazione di Malta, abbiamo avuto un paio di colloqui e da gennaio sono qui. Oltre ad una splendida isola e ad un bellissimo mare, ho già trovato la piena disponibilità di tutti e strutture di primo livello: il lavoro è grande (gli abitanti sono gli stessi di Genova), ma non mi spaventa e l’esperienza è affascinante”.

Ex Lumezzane e ora allenatore di una nazionale come il tecnico Mario Rossi dell’Ungheria.

Seriamo mi porti bene, come ha fatto a lui, anche se le realtà sono purtroppo imparagonabili. L’Ungheria ha una grande storia, Malta è sempre la squadra piccola che fa fatica”.

Il percorso di qualificazione della nazionale di Malta.

La delusione per la sconfitta 2-1 in Macedonia del Nord è forte, anche se sono orgoglioso per la reazione avuta dalla mia squadra. Abbiamo fatto complessivamente una buona partita contro ottimi giocatori. E l’Italia è ancor più forte”.

Come sarà giocare contro gli azzurri.

Giochiamo contro una delle squadre più forti del mondo, io contro la squadra del mio Paese. Lo stadio sarà stracolmo, avrò mia moglie e mia figlia in tribuna (il ragazzo no, gioca nella Primavera della Spal) insieme a qualche amico. Prima della partita mi godrò tutte queste emozioni, perché ci sono momenti nei quali bisogna respirare a fondo e poi trasformare le sensazioni in energia positiva. Chi ama il calcio può capire a fondo, anche perché allenare una Nazionale è un’esperienza che pochi possono provare. Le emozioni fanno parte di noi ed i valori umani sono importanti. Il risultato? Darò tutto per Malta, poi tireremo le somme”.

Fonte immagine: sito ufficiale federazione calcio maltese.

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