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Brescia, parla Massimo Cellino: “Io e Inzaghi vogliamo la A, ma dobbiamo fare una politica da Brescia”

Il presidente del Brescia, Massimo Cellino, ha rilasciato un’intervista alla Gazzetta dello Sport in cui ha parlato del Brescia e di Inzaghi

Massimo Cellino, patron del Brescia Calcio, ha rilasciato un’interessante intervista per la Gazzetta dello Sport: si è parlato di Brescia, di mercato, di Inzaghi e della situazione del calcio italiano in termini generali. Riguardo Inzaghi, si è detto soddisfatto del rapporto con l’allenatore, evidenziando come talvolta si vada allo scontro diretto perché le motivazioni sono le stesse: “Entrambi vogliamo la A, ma dobbiamo fare una politica da Brescia, spendendo quel che possiamo valorizzando i calciatori. Gli allenatori mi sono antipatici perché non hanno le palle. Lui no, ci scontriamo ed è deciso. Non voglio fare la formazione, ma voglio sapere il perché di certe scelte: se si perde, pago io.”

Sul mercato invernale, il presidente è chiaro: “Siamo in 28 ma giocano in 14. Dovremo vendere qualche giocatore che è anche bravo. Inzaghi vuole dei rinforzi trentenni per andare in A, ma io non sono d’accordo.”

Riguardo infine il calcio italiano in generale, Cellino è duro: “Ci hanno svuotato gli stadi e gli sponsor sono calati, ma ho dovuto pagare tutto lo stesso e non ho avuto un euro dallo Stato. Sono spaventato, c’è gente messa peggio e tace. Chiudano pure il calcio, ma ci paghino i danni. Voglio impugnare la delibera dell’assemblea riguardo lo stop dei due turni natalizi. È stata convocata senza menzionare l’ordine del giorno, quindi è nulla.”

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