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Calcio fiorentino, squadra bresciana fa la storia: è la prima fuori dalla Toscana

Calcio storico fiorentino: per la prima volta una squadra non autoctona è scesa in campo per un'amichevole con i Verdi di Prato. Ecco i Neri di Brescia

Solo pochi giorni fa, sabato scorso: un pezzo di storia scritto con il sangue e con i denti. “Per la prima volta nella storia una squadra non fiorentina è scesa in campo a Firenze per mettersi alla prova in questo meraviglioso gioco”, spiega ancora Cantarini. “Un'esperienza incredibilmente positiva, una partita dura ma sportiva e leale”.

Il calcio storico funziona così: si gioca in 27 per squadra, senza sostituzioni. L'obiettivo è portare la palla in qualsiasi modo (esatto: qualsiasi modo) nella rete avversaria, che copre tutto il lato del campo ed è chiamata “caccia”. Ad ogni “caccia” le squadre cambiano campo. Si può placcare in qualsiasi modo, tranne che da dietro sopra le gambe, e si può colpire l'avversario in ogni modo (pugni, calci, ginocchiate e altro).

Si gioca ovviamente a mani nude. Gli scontri devono sempre essere “testa a testa”, ovvero uno contro uno, due contro due e via così. Fair play: non si può colpire qualcuno a terra, ma solo bloccarlo impedendogli di rialzarsi. La sportività prima di tutto: fatti non foste per viver come bruti, scriveva Dante. Ma poi arrivò il calcio fiorentino.

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