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Un anno di Rondinelle per mister Calori: "Mai adeguarsi sul passato"

“E’ stato un anno intenso sono arrivato in un momento molto delicato ma ho vissuto tante soddisfazioni. Mi piacerebbe fare la seconda parte del campionato cercando di agguantare un altro obiettivo, diverso da quello della passata stagione”

E’ passato un anno esatto da quando mister Alessandro Calori si è insediato sulla panchina del Brescia: molte emozioni, prime tra tutte quella del record assoluto della storia centenaria del Brescia Calcio delle 5 vittorie consecutive in trasferta e quello dei 907 minuti consecutivi di imbattibilità, record europeo per la Stagione Sportiva 2011/12.

Alessandro Calori, oggi è un anno esatto che lei è alla guida del Brescia, con una media da play off.  Che bilancio traccia?
“E’ stato un anno intenso, sono arrivato in un momento molto delicato. Ho vissuto tante soddisfazioni, ma mi piacerebbe fare la seconda parte del campionato cercando di agguantare un altro obiettivo, diverso da quello della passata stagione.”

Un anno in panchina non è proprio poco di questi tempi…
“E’ vero, ma spesso per noi allenatori c’è poca continuità. Non credo che sia un caso che le squadre che vincono permettono agli allenatori di stare tanto tempo sulle panchine, vedi per esempio Mazzarri, Conte o Allegri, volendo guardare in casa delle grandi di un’altra categoria.”

In un anno quanto è maturato Calori e quanto è maturato il Brescia?
“In una stagione capitano tante situazioni diverse: bisogna essere abili a capire le situazioni e modellarle a seconda delle proprie esigenze. Se credi in qualcosa, devi essere coerente anche per la bandiera che rappresenti, sei responsabile della squadra, della società e dei tifosi. E’ un ambiente tosto e sei tu che devi risolvere i problemi che ci sono. Il ruolo dell’allenatore è quindi delicato ma permette di toglierti delle grosse soddisfazioni, se interpretato nel modo giusto. Al Brescia sarebbe bello riuscire a chiudere un cerchio: far crescere il gruppo fino al suo massimo rendimento. Mi riferisco soprattutto i giovani, ma con questo non intendo dire che dopo il raggiungimento di una meta la mia avventura al Brescia finisca lì, ma significa che sarò pronto per una nuova sfida.”

Il Brescia è reduce da nove risultati utili consecutivi: si prefigge come obiettivo le dieci partite utili come l’anno scorso?
“Non bisogna mai adagiarsi sul passato: per fare qualcosa di grande, magari per fare un salto veloce, arrivare alle dieci partite sarebbe già bello, però deve essere un mezzo per arrivare all’obiettivo finale.”

Il Presidente Corioni ha detto che dopo le grandi vittorie arrivano dei cali di concentrazione...
“Non è una colpa giocare bene come contro l'Hellas. Per esempio sabato dovevamo chiudere la partita: dopo il primo gol preso in modo casuale avremmo dovuto stare più attenti, più spietati e tenere alto il livello di attenzione… Quando giochi bene ti sembra di avere già la partita in tasca. Semmai il nostro limite è stato nella gara contro la Reggina: è lì che dobbiamo lavorare.”

E' d’accordo sul fatto che il periodo più alto della sua gestione sia coinciso con le due sfide all’Hellas Verona mentre quello più basso con le due trasferte a Crotone?
“Sì, c’e stata differenza fra i due momenti, ormai però entrambi fanno parte della storia, cosi come i 907 minuti di imbattibilità; ora vogliamo fare dell’altro.”

Il mercato di gennaio 2013 potrà essere importante per capire dove può arrivare questo Brescia?
“Cerchiamo di fare crescere quello che abbiamo in casa: ora pensiamo a queste quattro partite, in primis quella di Ascoli; al periodo dopo la pausa ci penseremo in seguito.”

Comunque, al di là di tutto, lei spera che la squadra non venga indebolita…
“Non ho ancora parlato di mercato con la società, non ce n’è stato il tempo. Ci sarà spazio anche per questi discorsi, dopo le 4 gare da qui a fine stagione.”

Corvia in questo momento appare il giocatore più in forma…
“E’ un ragazzo che ha struttura fisica, è arrivato qui senza preparazione, ha trovato ritmo ed è stato bravo ad essere decisivo. C’è da dire che Daniele in passato aveva disputato anche campionati partendo dalla panchina, e chiaramente giocare tutta una gara o subentrare non è la stessa cosa. Corvia ha giocato a Lecce, in un ambiente che ti forgia tanto, e adesso deve cercare di cogliere al meglio tutti i frutti del lavoro che ha seminato.”

E’ un dato di fatto, però, che Corvia e Caracciolo finora abbiano reso al meglio quando sono stati impiegati singolarmente…
“Hanno giocato anche poco in coppia, però. E’ stato difficile vederli spesso insieme, per infortuni o squalifiche, ma sono convinto anche che con loro due insieme vedremo dei buonissimi risultati.”

Lunedì sera ad Ascoli mancherà per squalifica Salamon: pensa che manterrà lo stesso sistema?
“Sto pensando alle diverse opzioni che ho: sto studiando l’Ascoli e in modo particolare gli attaccanti bianconeri. I marchigiani hanno a disposizione Soncin, Zaza, che è un giocatore interessante e Feczesin, un ex. Sarà una partita tosta.”

Verosimilmente mancheranno tre mezzepunte come Bouy, Rossi e Saba. Gli esterni, invece, saranno tutti a disposizione… Potremmo vedere un 4 4 2?
“C’è anche questa soluzione: Saba ha la febbre e ha preso una botta al ginocchio contro la Reggina; Bouy sarà squalificato e Rossi inizierà a lavorare col gruppo nei prossimi giorni: vedremo nei prossimi allenamenti come fare.”

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