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Martedì, 16 Aprile 2024
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Brescia, la quiete dopo la sconfitta. Pochi sorrisi, tanti pensieri

La rapida rimonta del Padova di Dal Canto rievoca i fantasmi del girone di andata. Ma tutta la squadra accetta la sconfitta con serenità, e si prepara ad una sfida ancora più difficile: il Pescara di Zdenek Zeman

Pochi sorrisi, sorrisi amari, e il Brescia incassa la prima sconfitta della gestione Calori, 2 a 1 con il Padova al Rigamonti, e tutto in meno di un quarto d’ora. Il vantaggio di El Kaddouri, il pareggio di Cuffa (con la complicità di Martina Rini), il vantaggio di Trevisan, che ha avuto tutto il tempo di colpire di testa e beffare Arcari. Ci sono volute undici partite ed è arrivato il primo gol subito, ci sono volute undici partite ma è arrivata la prima sconfitta.

“Una sconfitta immeritata – commenta capitan Zambelli – Abbiamo subito due gol evitabilissimi. Ma di questo siamo sicuri, non meritavamo di perdere, siamo ancora vivi e vegeti”. Il pubblico ha comunque applaudito, certo non c’era tanta gente, certo non hanno aiutato i prezzi da Champions League. Ora bisogna rialzare la testa e continuare a lavorare: “Ci abbiamo provato, non ci è andata bene – spiega Fabio Daprelà, sabato uno dei migliori – Siamo scesi in campo con la solita voglia, siamo stati bravi a passare subito in vantaggio. Peccato per i due gol subiti, entrambi da palle inattive. E’ andata male, ci rifaremo alla prossima”.

Brescia-Padova 1-2: le immagini della partita

La prossima però è tutt’altro che facile, si va a Pescara per giocare con la prima della classe di Zdenek Zeman. “Forse il pareggio sarebbe stato il risultato più giusto – aggiunge mister Calori – ma non c’è alcun bisogno di abbattersi. Nonostante la sconfitta ho visto una squadra che è cresciuta ancora. Abbiamo commesso degli sbagli, siamo stati castigati. Ci eravamo abituati troppo bene.. adesso sotto con il Pescara!”.

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