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Contador squalificato: «Un colpo durissimo per tutto il ciclismo»

Il campione spagnolo condannato a due anni (con valenza retroattiva) dal Tas di Losanna, 565 giorni dopo la prima positività al clenbuterolo. Il ricordo del suo tecnico bresciano, Beppe Martinelli: "Sentenza triste"

Una sentenza lunghissima e pesantissima quella che colpisce Alberto Contador, positivo al clenbuterolo il 21 luglio 2010 e ora squalificato fino ai primi di agosto. Squalifica retroattiva e che comporta la cancellazione di tutte le ultime vittorie del campione spagnolo, dalla prima positività ad oggi, dal Tour 2010 al Giro 2011.

E pensare che nei primi grandi successi di Contador, ai tempi dell’Astana, il suo tecnico altro non era che Giuseppe Martinelli, bresciano di Rovato e team manager di successo. “Sono molto triste per quello che è successo – ha dichiarato al Giornale di Brescia – e fa ancora più male ricevere una sentenza dopo 560 giorni dal fatto ipoteticamente commesso. Sono molto deluso da questa vicenda che colpisce ingiustamente tutto il ciclismo”.

Un duro colpo per i tifosi e per uno sport che negli anni ne ha passate tante, forse troppe, e che al lungo elenco dei suoi campioni deve aggiungere un’altra squalifica. Con qualche responsabilità della Federazione spagnola, e qualche dubbio lecito anche sulla motivazione della condanna. “Da un lato la sua Federazione ha provato in tutti i modi a tutelarlo, anche troppo – ancora Martinelli – dall’altro i suoi legali non hanno valutato correttamente che i continui rinvii della sentenza lo hanno danneggiato e portato alla condanna. Paradossalmente fosse stato un atleta italiano sarebbe stato subito fermato”.

Niente Giro, niente Tour, niente Olimpiade. Il buon Alberto lo rivedremo (forse) alla Vuelta d’Espana.
 

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