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Venerdì, 29 Marzo 2024
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«Basta dare soldi a quattro lesbiche» la risposta del Brescia Femminile al presidente della Lega dilettanti

“Basta, non si può sempre parlare di dare soldi a queste quattro lesbiche”. La frase sessista, pronunciata da Felice Belloli, presidente della Lega Nazionale Dilettanti, e finita sul verbale della riunione del 5 marzo del consiglio di dipartimento del calcio femminile della Lega Nazionale Dilettanti ha scatenato una bufera. Il presidente del Brescia Femminile ha diramato un acceso comunicato; la partita di oggi comincerà con 15 minuti di ritardo in segno di protesta.

«Basta, non si può sempre parlare di dare soldi a queste quattro lesbiche». In Inghilterra, ma anche in Francia ed in Spagna una frase del genere non sarebbe mai stata pronunciata.  Ma in Italia, nel 2015, lo sport al femminile, nella fattispecie il calcio, deve ancora fare i conti con una ben radicata mentalità maschilista e sessista.

Eppure le donne del calcio fanno bene e ottengono risultati, spesso, migliori delle formazioni maschili. La nostra città fornisce un esempio lampante: il Brescia Calcio femminile  ha vinto lo scudetto nella stagione 2013-14 ed è stata sconfitta in Champions League dal Forte Lione.Sabato 16 Maggio, in occasione della Semifinale di Coppa Italia, prevista al Club Azzurri alle ore 16.00, il fischio d'inizio sarà posticipato di 15 minuti, in segno di protesta.

Questa, invece, la risposta di Giuseppe Cesari, presidente del Brescia Femminile:

Da anni combatto battaglie contro la scarsa visibilità del Calcio Femminile, contro chi promette investimenti e poi aumenta i costi di iscrizione ai campionati, contro chi dopo mesi dalla vittoria di un trofeo arriva con una coppa rotta, contro i sorteggi farsa, norme federali disattese, contro chi vede il Calcio Femminile non come una risorsa e un’opportunità di crescita ma come un fardello pesante da portare sulle spalle. Ho sempre chiamato questo ostracismo nei confronti del nostro Sport “muro di gomma”, tanto erano bravi a farsi rimbalzare addosso tutto e respingere al mittente qualsiasi cosa.  Gli ultimi avvenimenti per quanto gravi e incredibili purtroppo non mi stupiscono, non mi importa ora se le dichiarazioni di un Presidente di Lega siano avvenute in veste ufficiale di fronte agli altri componenti del Consiglio o siano una frase privata “sfuggita” in un momento di rabbia, se siano state verbalizzate in seduta stante e poi cancellate o secretate nel verbale legale, le indagini della Procura federale lo chiariranno. Ciò che conta è invece che quelle parole siano davvero il pensiero inconscio, latente e frutto di una mentalità retrograda e sessista del palazzo, del muro di gomma”

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