rotate-mobile
Earth Day Italia

Pesca no kill: finalmente in vigore il tesserino segna pesci

Nelle acque destinate alla pesca "prendi e rilascia" obbligo di possedere il tesserino segna pesci dove segnare tutti i dati riguardo i pesci catturati e poi rilasciati

L’Italia è uno dei paesi dell’Europa meridionale più ricchi d’acqua. Questo dato ci da delle grosse responsabilità: ci dice che dobbiamo preservare questa immensa ricchezza. Il che vuol dire salvaguardare anche tutto il suo ecosistema con tutte le specie che vi abitano. Uno dei più importanti problemi che affligge queste acque è quello della pesca selvaggia. Una vera e propria strage per le varie specie ittiche.  Per ovviare a questo problema è stata istituita in alcune zone a maggiore rischio estinzione la pesca nok kill cioè “prendi e rilascia”.


 

Una vera e propria gestione sostenibile dell'ecosistema acquatico: una volta catturato, il pesce non va trattenuto ma rilasciato subito dopo la cattura, che deve arrecargli il minor danno possibile. E vanno perciò seguite determinate regole, che sono: l'utilizzo di tecniche di pesca che riducono al minimo il danno al pesce, come la mosca artificiale con ami senza ardiglione; il minor tempo possibile di cattura, evitando "combattimenti" prolungati col pesce che ha abboccato che finirebbero per sfinirlo; bagnarsi le mani prima di prendere il pesce per slamarlo e liberarlo in acqua; se il pesce, una volta slamato, mostra segni di asfissia, tenerlo qualche minuto in corrente per favorirne la ripresa.


 

Ma un’altra bella idea per controllare e salvaguardare la specie ittiche delle acque dolci arriva dalla provincia di Brescia. A partire da domenica 24 marzo in tutti i tratti d’acqua destinati in via esclusiva alla pesca no kill, entra in vigore l’obbligo di possedere il tesserino segna pesci. Questo tesserino, oltre ad essere posseduto da ciascun pescatore, deve essere compilato ad ogni uscita di pesca. Cosa dovrà segnare il pescatore? La data, la zona di pesca, la specie catturata e rilasciata, la sua taglia, il tipo di esca utilizzata. Tutti i dati così ottenuti avranno lo scopo di studiare la popolazione ittica di quelle acque e contemporaneamente preservarle. Oltre a ciò, si potrà capire quali interventi di tutela organizzare nel momento in cui ci fosse bisogno. Ovviamente affinché l’elaborazione dei dati venga fatta correttamente occorre che il tesserino venga riconsegnato alla fine di ogni stagione di pesca. 

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Pesca no kill: finalmente in vigore il tesserino segna pesci

BresciaToday è in caricamento