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"Rosé Connection": un ponte in rosa (da 2 milioni di euro) tra Valtenesi e Provenza

Un progetto da oltre 2 milioni di euro per lanciare il vino della Valtenesi in Europa

Il 2022 del Consorzio Valtènesi parte sotto il segno di un’importante partnership internazionale: un progetto inedito, unico nel suo genere, che vede Italia e Francia alleate per una grande operazione promozionale comune sui vini rosati gardesani e francesi. Protagonisti Valtènesi e Provenza: due territori senza dubbio molto diversi tra loro, uniti però da una forte vocazione storica alla produzione di vini rosa di altissima qualità.

Quanto vale il Rosa Valtenesi

L’annuncio dal quartier generale di Puegnago arriva in prossimità dell’uscita sul mercato della nuova annata del Valtènesi, la 2021, prevista ogni anno come da disciplinare nella giornata del 14 febbraio (il giorno di San Valentino): un ritorno in scena che arriva spinto dall’onda di una forte crescita, considerato che nel 2021 gli imbottigliamenti hanno superato la soglia dei 2 milioni di bottiglie con un aumento nell’ordine del 17%. Le prospettive per il nuovo anno sono altrettanto positive, e puntano a confermare un trend di crescita che negli ultimi 8 anni è marciato a ritmi medi del +10%. 

Il vino rosa della Valtenesi – storicamente noto come Chiaretto – vale oggi sul mercato, in media, circa 8 euro e mezzo alla bottiglia (quindi per la produzione 2021 si può stimare un fatturato di almeno 15 milioni di euro): più del doppio rispetto ad altri rosati italiani, che si fermano a 4 euro a bottiglia, ma ancora meno rispetto ai rosati della Provenza, che in media superano gli 11 euro.

Il progetto Rosé Connection

L’uscita dei nuovi Valtènesi sarà quindi celebrata da questa prestigiosa partnership con il colosso mondiale dei rosé (quasi 200 milioni le bottiglie prodotte annualmente). Obiettivo: dare forma ad una campagna sul patrimonio dei vini rosati Dop di Valtènesi- Riviera del Garda Classico e Provenza, puntando prioritariamente a un target giovane (dai millennials fino ai 40/45enni) per rafforzare il legame emozionale ed esperienziale dei consumatori di tre grandi Paesi europei, Germania, Belgio ed Olanda, dove queste tipologie non sono ancora conosciute quanto meriterebbero.

“Punteremo a sensibilizzare il pubblico dei wine lover sul significato ed importanza della DOP, Denominazione di Origine Protetta, mettendo in luce le specificità dei nostri vini rosati – racconta il presidente del Consorzio Valtènesi, Alessandro Luzzago – Il tutto attraverso informazioni e storie autentiche dei nostri territori, dei vignaioli, delle fatiche e delle persone che stanno dietro una bottiglia di vino, puntando a formare dei veri e propri ambasciatori dei vini rosati Dop”.

La collaborazione con Sopexa

Punti fondamentali della campagna saranno infatti la cooperazione con influencer tedeschi, belgi e olandesi e le relazioni pubbliche con gli ambasciatori della campagna tramite l’organizzazione di tour sia in Italia che in Francia, oltre alla pubblicità digitale, alla creazione di un sito web con account Instagram locali, alla produzione di strumenti di comunicazione. Il valore del progetto è di oltre 2,1 milioni di euro: la gestione della campagna è stata affidata all'agenzia francese Sopexa, la prima al mondo nel settore food&wine (per capirci: si occupa anche delle campagne per lo Champagne).

Un cammino lungo anni

“Per la nostra identità questa campagna promette di rappresentare un salto di qualità enorme in termini di immagine, percezione e riconoscibilità internazionale – commenta il presidente Luzzago – Idealmente si tratta del coronamento di un cammino iniziato ormai tempo fa con lo studio quinquennale sul profilo sensoriale dei nostri rosati effettuato dal Centre du Rosé di Vidauban: ora con questo progetto comune il Consorzio Valtènesi viene di fatto accreditato dalla Provenza, regione leader a livello mondiale, come punto di riferimento imprescindibile nella produzione italiana di rosati italiani di altissima qualità, di forte vocazione tradizionale ed identità storica. Un risultato che sancisce la svolta culturale del comprensorio ponendo le basi per nuovi, importanti traguardi futuri”.

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