In fuga dalla guerra: arrivati in Lombardia i primi bambini malati oncologici
E' atterrato l'aereo della salvezza che trasportava i primi bambini malati
E' atterrato giovedì pomeriggio a Milano-Linate l'aereo della salvezza che ha così trasportato in Lombardia i primi 6 bambini malati oncologici in fuga dalla guerra in Ucraina, accompagnati dai loro familiari e ora ricoverati all'Irccs San Matteo di Pavia e all'Istituto dei tumori di Milano. L'iniziativa di solidarietà è stata coordinata da Regione Lombardia e dalla Ong Soleterre. “Questi piccoli pazienti – ha detto Damiano Rizzi, presidente di Soleterre – hanno percorso 2.255 chilometri. Abbiamo creato un corridoio umanitario per farli uscire dalla capitale ucraina e toglierli dalle bombe”.
"Un viaggio stremante"
Tutti i pazienti sono stati evacuati con il personale sanitario e i loro genitori. “Un viaggio stremante – continua Rizzi – in treno, bus e a piedi, durante il quale sono sempre state garantite le cure. Abbiamo ottenuto permessi speciali per prenderli nella notte al confine polacco, saltando 30 ore di attesa in ragione delle loro condizioni di salute precarie. Una vera e proprio operazione lampo in un contesto di guerra”.
Altri ne arriveranno: tutti i pazienti provenienti dai centri oncologici di Kiev sono stati trasferiti all'ospedale pediatrico di Leopoli. Da lì verranno distribuiti nelle varie strutture europee che hanno offerto disponibilità all'accoglienza.
Il volo umanitario
Il volo umanitario, come detto, è stato promosso da Regione Lombardia “in segno di solidarietà con le sofferenze del popolo ucraino” e a sostegno del lavoro che Soleterre, che opera da 20 anni in Ucraina, porta avanti per garantire le cure dei bambini malati di tumore. Il trasporto è stato affidato all'Areu, l'Agenzia regionale emergenza urgenza, che ha predisposto un aereo adatto ad accogliere i pazienti con i loro nuclei familiari e il personale sanitario specializzato proveniente dai tre ospedali che prenderanno in cura i bambini.
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La Ong Soleterre
La Ong Soleterre lavora in Ucraina dal 2003, insieme al partner e associazione gemella Fondazione Zaporuka, dove realizza interventi strutturali, garantisce strumentazione medica e fornitura di farmaci nei reparti dell'Istituto del cancro e dell'Istituto di neurochirurgia di Kiev: gestisce anche una casa d'accoglienza per ospitare gratuitamente i bambini malati. Negli ultimi anni Soleterre ha esteso il proprio intervento anche alla città di Leopoli, per creare la prima Unità trapianti di midollo osseo per la cura dei tumori pediatrici nell'ovest del Paese.
L'ospedale da campo
“Questa missione – le parole di Attilio Fontana, presidente di Regione Lombardia – è un piccolo ma significativo raggio di luce nel dramma assurdo dell'Ucraina. Dal primo giorno ci si è attivati per un solo obiettivo: portare fuori dall'inferno dei bombardamenti i piccoli pazienti oncologici ucraini. Ma il nostro impegno non finisce qui: siamo in contatto con il Governo per la realizzazione di un ospedale da campo al confine dell'Ucraina, probabilmente in Romania, in grado di offrire assistenza il più vicino possibile alle zone di guerra”.