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Lascia la toga e sceglie il vigneto: così Eleonora ha scoperto una nuova vita

Laureata in Giurisprudenza, ora guida la cantina

C'è una storia che vale la pena raccontare, immersa tra le verdi colline della Franciacorta. E' la storia di Eleonora Bianchi, 27 anni compiuti lo scorso anno: è lei alla guida di Terre d'Aneòr, giovanissima azienda vinicola bresciana - quartier generale a Provaglio d'Iseo e vitigni distribuiti in 7 Comuni del circondario - che ha iniziato a produrre le sue prime bottiglie da poco più di un anno. Una storia di famiglia, di passione e impegno, di un destino che come spesso accade cambia le carte in tavola.

Diploma al liceo Arnaldo, laurea in Giurisprudenza nell'aprile del 2020: ma quando inizia il praticantato post-laurea, part-time, prende forma sempre più concreta il "sogno" di Terre d'Aenòr, nata da un'idea dei genitori Amedeo e Rosella, che da tempo avevano investito investito in terreni e vigneti (ma vendevano l'uva a terzi), avanti così per anni fino alla decisione di produrre il proprio vino. E chi se non Eleonora, figlia prediletta, non poteva raccogliere una tale eredità?

La storia di Eleonora Bianchi

"Rifarei tutto, non mi pento di niente - racconta Eleonora Bianchi - perché se è vero che fin da bambina sognavo di fare l'avvocata, è anche vero che la realtà che stava nascendo in Franciacorta per me è sempre stata intrigante. Sono stati mesi di riflessione, non nego di averci pensato a lungo: ma più i giorni passavano e più le decisioni si facevano nitide. Così ho deciso di abbandonare la carriera forense e dedicarmi alla passione del vino che si faceva sempre più grande. E così mi sono messa in gioco in prima persona". L'impegno prosegue ormai da un paio d'anni, ma il cammino è lungo ed è soltanto all'inizio. "Mi ritengo fortunata, in una posizione privilegiata - dice ancora Eleonora - consapevole che le donne vivono spesso difficoltà nel mondo del lavoro. Ma proprio per questo non voglio mollare la presa: mi sono già candidata nel Cda del Consorzio Franciacorta, e mi candiderò ancora".

La vendemmia e i vigneti

Intanto il vino già si produce, eccome: la vendemmia 2022 si è conclusa con una raccolta di 1.791 quintali di uve Chardonnay biologiche, 469 quintali di Pinot nero, 35 quintali di pinot bianchi. Verranno probabilmente prodotte poco meno di 200mila bottiglie, un 20% in meno rispetto al potenziale reale in conseguenza della siccità: ma l'obiettivo è arrivare, nei prossimi anni, a 300mila bottiglie, e vendere Terre d'Aenòr in tutta Italia e oltre. I vitigni si estendono per 42 ettari e in 29 diversi appezzamenti, di cui 18 di Chardonnay, 9 di Pinot nero e 2 di Pinot bianco. 

Una scelta precisa: "Ogni vigneto - continua Eleonora - è dislocato in un terreno con caratteristiche diverse, e ogni appezzamento viene vinificato separatamente in cantina. E' come la tavolozza di un pittore, in cui solo i colori tutti insieme regalano l'opera conclusa". Entro la fine dell'anno il portfolio prevede 6 etichette Franciacorta Docg (quelle già disponibili sul mercato: Extra brut millesimato, Brut non millesimato, Satèn e Demi-sec; in arrivo anche un Pas Dosé millesimato e un Extra brut rosè millesimato) e 2 fermi, il bianco Curtefranca Doc E' Norì (già disponibile) e un vino rosso taglio bordolese, Igt Sebino Rosso. 

La nuova cantina a Provaglio d'Iseo

Di tangibile c'è già la cantina di Provaglio d'Iseo, ma soprattutto Palazzo Bianchi, il palazzo di famiglia dove già si programmano visite guidate, degustazioni, eventi. Ma il futuro racconta di una nuova cantina, sempre a Provaglio: la progettazione è stata affidata alla Studio Cecchetto di Venezia, si ragiona a una nuova struttura da 6mila metri quadrati (su due piani) in un'area di circa 4 ettari. "Sarà un progetto fatto apposta per quel luogo - dice ancora Eleonora - e che va bene solo lì, adatto al profilo orografico delle colline e all'aspetto morfologico". Come in un agorà, ci saranno spazi dedicati alla socialità e agli eventi: ospiterà inoltre un vigneto didattico, dove saranno rappresentate tutte le varietà di uva coltivata in Franciacorta (tra cui il riscoperto Erbamat). Il cantiere prenderà il via già nelle prossime settimane: la nuova cantina (che sarà "ultramoderna", garantisce Bianchi) dovrebbe essere operativa entro un paio d'anni.

Le "pillole social" di Eleonora

Insieme a Eleonora ci sono una ventina di collaboratori, tra cui spicca sicuramente il direttore Ermes Vianelli, che ha più di 40 anni di esperienza nel settore (e in Franciacorta): ma ci sono anche tanti giovani, sia in campagna che per la parte commerciale, e pure un enologo poco più che 30enne. Giovani come il "mood" di Terre d'Aenòr: sono ormai celebri (e virali) le "pillole social" griffate Eleonora Bianchi, che tra video e reels ci mette la faccia quando è la volta di raccontare il proprio vino, "in modo divertente e interessante" (anche trattando dell'outfit perfetto per un brunch con le amiche).

Eppure c'è un rimando anche tanto antico, che va al di là della passione di famiglia: Aenòr - nome scelto da mamma Rosella - è la radice germanica di Eleonora, usato per la prima volta nel 1122 per la figlia del duca di Acquitania. I vini Terre d'Aenòr sono disponibili per l'acquisto in cantina, nel corso di eventi e degustazioni, tramite e-commerce (a cui però viene data priorità ai partner commerciali).

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