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Global warming, temperature fuori controllo: Brescia tra le più bollenti d'Italia

La provincia di Brescia è tra le 20 località italiane dove le temperature sono aumentati di più: la Lombardia terza in Italia dopo Lazio e Trentino

Il global warming si vede (e si sente) anche a Brescia e in Lombardia: la nostra provincia è infatti nella top 20 delle località italiane che si sono “surriscaldate” di più in questi ultimi anni, la nostra regione è invece addirittura sul podio, e vanta il triste primato di ben sei città nelle prime 20 più calde d'Italia (e tre nelle prime 10: Sondrio, Milano e Monza). Sono questi i dati che emergono dall'indagine dell'Osservatorio Balcani Caucaso Transeuropa EdjNet diffusa da stopglobalwarming.eu, condotta su 110 province del Belpaese. La ricerca fa parte del progetto In Marcia con il Clima, che consente di conoscere con precisione la variazione di temperatura di ciascun paese italiano dagli anni '60 ad oggi.

La temperatura media nei Comuni italiani, rispetto a mezzo secolo fa, è cresciuta di 2,2 gradi centigradi, toccando (in alcune aree) picchi di 4 gradi e oltre. Nel dettaglio, ben 72 province su 110 (il 65%) superano la media continentale (+1,990 gradi centigradi): tra le realtà più colpite spicca Brindisi, la più “riscaldata” d'Italia, che secondo quanto riporta l'Osservatorio paga una crescita pari a 3,12 gradi centigradi.

Le province italiane più "bollenti"

Troviamo appena sotto le città metropolitane di Roma (3,07°) e Milano (2,85°), al secondo e quarto posto, sul podio anche Sondrio (2,98°), al terzo posto. In ordine fino alla 20esima posizione troviamo Latina (2,79°), Vicenza (2,76°), Monza Brianza (2,73°), Bolzano-Bozen (2,71°), Lecce (2,69°), Taranto (2,68°), Campobasso (2,67°), Verbano-Cusio-Ossola (2,66°), Reggio Calabria (2,65°), Pordenone (2,63°), Varese (2,61°), Bergamo (2,58°), Verona (2,56°), Brescia (2,56°), Treviso (2,54°) e Frosinone (2,53°).

Global warming in Lombardia

Dal punto di vista regionale, è il Lazio la regione che ha registrato l'incremento maggiore seguita da Trentino-Alto Adige (+2,57 °C) e appunto Lombardia (+2,56 °C). A conti fatti, tutte le città lombarde hanno registrato un aumento superiore ai 2 gradi centigradi. In ordine decrescente: Sondrio, Milano, Monza, Varese, Bergamo, Brescia, Lodi, Lecco, Cremona, Mantova, Como e Pavia.

“Si tratta di dati indicativi ma allarmanti – si legge nella nota a commento del report – considerando le proiezioni diffuse dalle Nazioni Unite, secondo cui il pianeta non sarà in grado di sopportare un aumento medio mondiale di 1,5 gradi. Un limite che, con l'inerzia attuale, dovrebbe essere superato tra il 2030 e il 2050, con conseguenze catastrofiche. Al momento il livello climatico medio globale, rispetto all'inizio dell'era industriale considerata come riferimento, si è già alzato di 1,1 gradi”.

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