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Mercoledì, 24 Aprile 2024
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Guerra in Ucraina, paura materie prime: assalti ai supermercati

L'intervento del ministro Patuanelli

Dalle code al benzinaio a quelle al supermercato. E c'è già chi parla di “psicosi”. E' l'effetto incontrollato della paura, di rimanere senza scorte, anche stavolta molto “latino” o meglio ancora “italico”. Ovvero: assalti al supermercato per accaparrarsi i beni di prima necessità che, a causa della guerra in corso in Ucraina, nelle prossime settimane potrebbero avere difficoltà di approvvigionamento. Potrebbero, il condizionale è d'obbligo.

L'intervento del ministro

“Sono assalti immotivati, non ci saranno problemi di approvvigionamento – ha dichiarato il ministro delle Politiche agricole Stefano Patuanelli – Vero che ci sono materie prime di cui noi ci approvvigioniamo, da alcuni Paesi in conflitto o molto vicini al conflitto, e che hanno fatto scelte commerciali discutibili come l'Ungheria. Ma abbiamo anche una forza produttiva che ci consente di dire che problemi al supermercato non ci saranno. Dobbiamo dare un messaggio di speranza e tranquillità: in questo momento non ci sono motivi per fare gli assalti agli scaffali”.

L'olio di semi di girasole

Tra i beni ora nel mirino dei consumatori preoccupati ci sono anche l'olio di semi e tutto ciò che viene prodotto con il grano, dalla pasta ai biscotti. Nel primo caso, è noto, l'Ucraina è uno dei maggiori fornitori per l'olio di semi di girasole che troviamo anche nei nostri store. Per ovvi motivi, alcune catene di supermercati (come Esselunga, Italmark, Lidl e Tosano) hanno posto un limite per l'acquisto di questo prodotto, ad esempio fissando un tetto di due bottiglie a testa.

Ma la cosa spesso succede anche quando ci sono i prodotti in “sottocosto”, cioè a prezzo così ribassato che viene posto un limite di acquisto al singolo scontrino. Eppure nessuno, in casi come questi, si è mai lasciato andare al panico.

Assalto ai reparti della pasta

E c'è poi il caso della pasta. Come il Mazzarò di Giovanni Verga, è difficile comprendere appieno questa tendenza all'accumulo, chili e chili di pasta e biscotti e litri di olio di semi come se non ci fosse un domani. Succede anche nel Bresciano. Come riporta il Corriere della Sera, il supermercato Tosano di Orzinuovi – che, come per tutti gli store della catena, è noto per le taglie extralarge di alcuni prodotti in vendita – “è stato preso letteralmente d'assalto da orde di famiglie provenienti dalle province di Brescia, Cremona, Lodi, Bergamo”. Con il risultato che in una giornata (e forse meno) è stato svuotato da cima a fondo il reparto della pasta. Ma ha davvero senso comportarsi così?

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