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Barche in fiamme, annegati, un parapendio precipitato: niente paura, è una maxi-esercitazione

In tanti si sono chiesti cosa stesse succedendo

In tanti a Sirmione e dintorni si sono chiesti cosa stesse succedendo: a qualcuno non è mancato nemmeno un pizzico di preoccupazione. Niente paura, e meno male: è soltanto un'esercitazione. Ma di quelle coi fiocchi, ovvero: un'esercitazione interregionale dei Vigili del Fuoco che ha coinvolto in poche ore più di 200 effettivi, uomini e mezzi in arrivo da tutta la Lombardia, da Piemonte, Veneto, Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige (per la cronaca: in prima linea anche i volontari del distaccamento di Desenzano).

Presenti all'esercitazione di Sirmione anche il capo del Corpo nazionale, Guido Parisi; il direttore regionale dei Vigili del Fuoco per la Lombardia, Marco Cavriani; il direttore generale per le Risorse logistiche e strumentali Giovanni Nanni. 

La maxi-esercitazione

Nella pratica, si è trattato di un'esercitazione finalizzata all'utilizzo del nuovo sistema di comunicazione satellitare in emergenza: nell'addestramento è stato simulato l'incendio e l'evacuazione di un traghetto, il salvataggio di persone in difficoltà in acqua, il soccorso di un parapendista. Tutto questo con la trasmissione degli scenari in diretta streaming al Centro operativo nazionale dei Vigili del Fuoco al Viminale, attraverso l'uso di un sistema di comunicazione satellitare, simulando l'assenza di rete di telefonia mobile.

I luoghi degli interventi

Queste le location degli interventi simulati: il fossato della Rocca Scaligera, dove (per finta) era precipitata una persona; un battello a largo del castello dove è stata necessaria un'evacuazione in elicottero per un uomo colto da malore; l'incendio di un natante sul fronte porto, con evacuazione dell'imbarcazione; infine il soccorso e il recupero di parapendista rimasto “incastrato” sulle falesie nella zona delle Grotte di Catullo. 

I corpi e gli enti coinvolti

Nel corso della giornata è stata predisposta anche una postazione di accoglienza delle “vittime”, con un triage sanitario curato dai volontari della Croce Rossa e un triage psicosociale curato da psicologhe volontarie di Aspic Milano. Hanno partecipato alla maxi-esercitazione anche la Polizia di Stato, i Carabinieri, la Polizia Locale, la Croce Rossa, la Protezione Civile, i tecnici dell'Anfisa (l'Agenzia nazionale per la sicurezza delle ferrovie, delle infrastrutture stradali e autostradali). Si segnala anche l'adesione di Navigarda, che ha messo a disposizione una motonave.

Tutto è andato per il meglio: “Accogliamo con grande disponibilità questa esercitazione, animati dalla volontà di rendere Sirmione sempre più sicura per cittadini e visitatori – ha fatto sapere la sindaca Luisa Lavelli – La morfologia del nostro territorio, unica nel suo genere, ha permesso ai Vigili del Fuoco di poter ricreare scenari di pericolo, mettendo in atto procedure specifiche da attuare in caso di emergenza, preparando di fatto i soccorritori impiegati preventivamente”. 

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