Brescia: A cento anni dalla nascita, la visionaria lezione del priore di Barbiana.
A cento anni dalla nascita, la visionaria lezione del priore di Barbiana. Non c’è ingiustizia più grande dare opportunità tra diseguali e il merito è da intendersi come il contrario di privilegio e raccomandazione. Il rimedio contro gli abbandoni scolastici non è dispensare titoli di studio a chiunque. Il Priore di Barbana, era per non introdurre il valore legale del titolo di studio, perché è la vera riforma che serve all’Italia, per l’alta qualità. Penso che abolire il valore legale del titolo di studio sarebbe la più grande e vera riforma della scuola italiana. Si avrà il coraggio di arrivare fino in fondo? Il titolo di studio non è un diritto; avere la possibilità di studiare è un diritto.
Gli Artigiani hanno fatto grande l’Italia con la qualità, con il saper fare. Mah. Sono stato 2 volte a Barbiana e ho conosciuto uno dei protagonisti di quella vicenda straordinaria, gli brillavano ancora gli occhi quando raccontava del suo vissuto lì. Don Milani voleva una scuola per i poveri, sì, ma una scuola di alto profilo. I suoi studenti poi li spediva all'estero, in Germania, a imparare un'altra lingua e a far pratica di lavoro (anche di sindacato, certo per una vera, pari responsabilità-partecipazione nelle piccole e grandi aziende. Ecco perché serve una rimodulazione dello Statuto dei lavoratori! Altra modifica, per un salto di vera equità-cooperazione di responsabilità). D'altro canto non è vero che il suo metodo non veniva capito, in realtà era molto avanti e, credo, per niente permissivo. Aveva introdotto alternanza scuola lavoro; nei week end si studiava e valorizzava i più meritevoli nella co-docenza.
Questa faccenda del merito è travisata e strumentalizzata. Il tema del merito riguarda il fatto che le persone preparate molto spesso vengono superate, ad esempio nelle assunzioni e/o promozioni nelle pubbliche amministrazioni, dai raccomandati. Al punto che le pubbliche amministrazioni sono incapaci di programmare alcunché, al punto che dei finanziamenti europei disponibili viene utilizzato circa il 30%, e non parliamo della straordinaria opportunità PNRR, di cui molte sedi di formazione-ricerca, Comuni ecc.., sono state rigettate-respinte per incapacità di redigere progetti. Mentre chi è qualificato deve andare all'estero, dove spesso viene valorizzato e destinato agli incarichi di vertice che qui gli vengono negati. Parlare di merito intendendo la volontà di creare una "èlite" di studenti più preparati è una mistificazione… Il merito è da intendersi come il contrario di privilegio e raccomandazione. Erano altri tempi, è vero, sono passati 56 anni da quando Don Milani contrapponeva la formazione scolastica dei figli di operai e contadini a quella dei figli dei padroni, eppure mai come adesso, con le disuguaglianze crescenti e con una popolazione scolastica composta per quasi il 30 per cento da figli di immigrati, l’insegnamento di quel grande prete visionario dovrebbe far da guida ai nostri giorni scomposti. Meraviglioso “profeta”! Uomo straordinario, per sua stessa ammissione ha amato più i suoi ragazzi che Dio. Celso Vassalini