Lettera aperta al sindaco Del Bon: slogan, o motto, “Monte Maddalena, cuore verde della città”
Lettera aperta al Sig. On. Sindaco Emilio Del Bono. Ho notato questi manifesti molto belli, con slogan, o motto, “Monte Maddalena, cuore verde della città”, con mio sommo dispiacere, noto, ho constatato che manca la scritta "zona protetta"...! L’art. 9 Cost. come presidio della “Grande bellezza” italiana, e della Lombardia-Brescia. Urge un’ORDINANZA DEL SINDACO, chiedo il creare zona protetta per tutto il perimetro di competenza del Comune di Brescia, potere di ordinanza del sindaco e istruttoria adeguata? Vorrei ricordare che recentissimamente, con la modifica dell'articolo 9, la legge costituzionale introduce tra i principi fondamentali la tutela dell'ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni.
Stabilisce, altresì, che la legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali. Cortese On. Sindaco Emilio Del Bono, Capisco che l’Amministrazione locale sarebbe stata fino all’introduzione in Costituzione con la modifica dell'articolo 9, priva del potere, ovvero non sarebbe legittimata all’esercizio di una forza inibitoria a tutela della pubblica incolumità, atteso che, in relazione all’attività venatoria, la competenza sarebbe compiutamente disciplinata dalla legislazione statale e regionale. Sig. Sindaco Del Bono, non potrebbe creare un contraddittorio una riflessione con la Regione e le Associazioni di categoria interessate, oltre alle varie realtà, tipo la dormiente consulta ambientale di Brescia e/o altre realtà Ambientaliste, fare un tavolo tecnico per capire dove il Sindaco Capoluogo e Assessori Regionali, vogliano mettere veramente in sicurezza i lodevoli vari parchi cioè la fauna che si ferma e riflettere come applicare il nuovo nascituro articolo 9 in Costituzione! Per capire come evitare il ripetersi di ogni la fauna, sono disturbati da cani predatori e poi impallinati uccisi all’apertura della caccia. I parchi oltre ad crearli bisogna tutelare, proteggere la fauna che decide di fermarsi, riprodurre nel compimento alla sua bellezza dei nuovi parchi delle cave, e della maestosa meraviglia monte Maddalena e, del Parco delle Colline, tutti di competenza del Comune di Brescia.
Urge una Conferenza-Ambientale, con presenti tutte le Istituzioni e comitati Ambientali dovrebbero analizzare i poteri sindacali nel precludere un’attività (venatoria, assenza di manutenzione del sottobosco e cani predatori liberi tutto l’anno, soprattutto nel periodo di riproduzione, che ha ingenerato allarme sociale, con conseguente necessità di tutelare l’incolumità delle persone e di garantire, altresì, l’ordine pubblico, unitamente all’esigenza di prevenzione dell’emissione di rumori molesti (inerenti all’attività di caccia). Riflettere se è possibile istituire su tutto il territorio del Comune Capoluogo una zona di divieto di esercizio dell’attività venatoria nel territorio comunale, con decorrenza immediata e fino alla sua eventuale revoca? E qui si vedrà la manina del Giuda!
Secondo me vi è la possibilità, di decidere dunque, ritenuto possibile un potere di ordinanza, pur in assenza di una competenza specifica, essendo astrattamente utilizzabile lo strumento dell’ordinanza contingibile e urgente, per (numerosi incendi per mancanza di manutenzione del sottobosco, tagli ingiustificati per creare spazi capanni da caccia, cacciatori che si appostano nelle vicinanze dei Parchi delle Cave, e potature-tagli di alberi, per capanni da caccia e privati che se all’argano tagliando alberi invece di tenere il sottobosco pulito in tutela), dovendo comunque giustificare i presupposti affinché siano in grado di supportare il legittimo esercizio di tale potere: «il potere sindacale di emanare ordinanze contingibili ed urgenti… richiede la sussistenza di una situazione di effettivo pericolo (ripetuti incendi, distruzione di fauna e pericolo passeggiate di essere impallinate) di danno grave ed imminente per l’incolumità pubblica, non fronteggiabile con gli ordinari strumenti di amministrazione attiva, debitamente motivata a seguito di approfondita istruttoria. In altri termini, presupposto per l’adozione dell’ordinanza extra ordinem è il pericolo per l’incolumità pubblica e della fauna… vedere (Con la modifica dell'articolo 9, la legge costituzionale introduce tra i principi fondamentali la tutela dell'ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi, anche nell'interesse delle future generazioni.
Stabilisce, altresì, che la legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali), dotato del carattere di eccezionalità tale da rendere - indispensabile interventi immediati ed indilazionabili consistenti - nell’imposizione di obblighi di fare o di non fare a carico del privato e pubblico. Quindi creare un dibattito con i vari attori tecnico-giuristi forestali e Rappresentanti delle varie Istituzioni. Ovvio che anche i Comuni limitrofi al capoluogo Brescia sono i ben venuti, ovvero dell’essere cittadini e politici responsabili, pronti ad assumersi la responsabilità di appartenere a una comunità. Per i manifesti aggiungerei (“Il mondo non può diventare tutto un'officina...come si andrà imparando l'arte della vita, si troverà alla fine che tutte le cose belle sono anche necessarie” John Ruskin, Unto this last, 1862 Celso Vassalini