Extra-lusso bresciano: in città apre il primo ristorante... a 5 stelle
Si chiama Ambrosia, come il nettare degli dei
Si chiama "Ambrosia", come la pianta ma soprattutto come il fu nettare degli dei (a tal proposito, il sottotitolo è "Food for gods": cibo per gli dei): è il nuovo ristorante all'interno dell'Hotel Vittoria di Via X Giornate, l'unico albergo a 5 stelle della città di Brescia. Aperto grazie al progetto di Kis Management, società bresciana di food and beverage fondata da Sergio Legrenzi e Stefano Pierotto: a capo della brigata hanno selezionato Davide Ferraresi, chef giovane e dinamico che vanta già una grande esperienza in ristoranti stellati. Il ristorante aprirà ufficialmente i battenti mercoledì 19 ottobre: il giorno seguente (giovedì 20) è già in programma la prima serata speciale, la "Degustazione con Luis Franciacorta".
Chi è lo chef Davide Ferraresi
Classe 1992, lo chef Davide Ferraresi è nato e cresciuto a Brescia: al termine degli studi all'istituto alberghiero Mantegna, inizia la sua carriera alle Palafitte a Sulzano, proseguendo poi al ristorante I Cappuccini di Cologne e al Volto di Iseo, e ancora al Pane al Sale di Clusane prima dell'ammissione alla scuola internazionale di cucina Alma (fondata dallo chef Gualtiero Marchesi). Terminata questa esperienza, è la volta di uno stage al 5 stelle L'Argentario Golf Resort, dove incontra lo chef Riccardo De Pra che lo porterà con sé al ristorante Dolada, in provincia di Belluno, la stella Michelin più antica d'Italia. Collabora poi con Emanuele Scarello del ristorante Agli Amici di Godia, Udine, 2 stelle Michelin, concludendo il suo percorso al ristorante Da Vittorio di Brusaporto, Bergamo, 3 stelle Michelin, dove rimane per 5 anni.
"All'Ambrosia voglio lavorare per una cucina che valorizzi le materie prime - spiega Ferraresi - anche rivisitando i piatti della tradizione. La mia proposta mette al centro il territorio bresciano: ho scelto fornitori e prodotti locali, e attraverso i piatti tipici proverò a raccontare Brescia".
Le proposte del menu
Le proposte dello chef accolgono le suggestioni del territorio ma si estendono a tutta la proposta della tradizione italiana: oltre alla selezione alla carta sono disponibili due menu degustazione. Brescia: un viaggio nelle ricette nostrane, salumi e formaggi e giardiniera; caramella alla bresciana, crema di cavolfiore affumicata e salvia; guancetta di vitello all'olio con polentina e scalogni; torta di rose allo zabaione. La degustazione costa 60 euro più 35 euro per 4 calici di vino in abbinamento. E poi c'è Esperienze, un'accurata selezione che parte dalla tartare di cervo, mirtilli e pane alla segale; salmerino marinato, latticello e ribes; crema di zucca, fonduta di formaggi e mele cotogne; la rivisitazione della aglio e oglio (che diventa "aio e ojo"); le capovolte; scaloppa di branzino, broccoli e pancetta; il tiramisu. Il menu Esperienze è disponibile a 80 euro più 50 per i vini in abbinamento.