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In una sola mappa tutte le meraviglie del Parco Alto Garda

Sentieri ed escursioni, percorsi e luoghi d'interesse: la mappa del Parco Alto Garda bresciano presto sia in formato cartaceo che digitale

Sarà presto disponibile, forse già prima della fine dell'estate, anche sul sito web della Comunità Montana Parco Alto Garda la nuova mappa completa di tutti i sentieri e gli itinerari da percorrere nell'attraversare le splendide dorsali che si accompagnano al lago. E quindi dai confini con porti e acque fino ad arrivare alle cime più alte, ai percorsi in mountain-bike, i sentieri del Club Alpino italiano e tanto altro ancora.

In attesa della versione digitale sarà possibile recuperare la preziosa mappa anche nelle edicole dei vari Comuni del Garda, e anche nella sede della Comunità Montana in Via Oliva a Villa di Gargnano (telefono 0364 71449). 

La mappa

La mappa è stata realizzata da 4Land, gli specialisti della cartografia sia cartacea che digitale. La versione cartacea è stata fatta apposta per resistere alle intemperie, dunque stampata su carta impermeabile (e che dunque resiste all'acqua) e antistrappo. Utile per gli escursionisti più esperti che s'incamminano sui sentieri più difficili, ma utile anche ai distratti e ai poco pratici.
La nuova mappa del Parco Alto Garda bresciano copre tutto il territorio del parco, nella sua totalità (quasi 40mila ettari) ma ovviamente ne traccia solo le vie e i percorsi effettivamente percorribili. L'estensione della mappa va anche oltre, e abbraccia (almeno in parte) anche la Valtenesi, la Valle Sabbia e il Trentino.

Percorsi e sentieri

Solo per citarne alcuni, e a grandi linee un'idea: il parco regionale dell'Alto Garda bresciano si estende dalle sponde del Benaco fino al lungo crinale montuoso che a nord coincide con il confine tra Lombardia e Trentino (la Valle di Ledro), poi a est con la Valle Sabbia, comprendendo al suo interno nove Comuni per un totale di circa 27mila abitanti. Tra questi ci sono anche Salò e Toscolano Maderno. Tra i luoghi d'interesse si segnala ovviamente il lago di Valvestino, il Monte Capione (il punto più alto del Parco) che arriva a sfiorare i 2000 metri di sul livello del mare, i caratteristici fienili di Cima Rest, in territorio di Magasa, la riserva naturale dell'ex lago di Bondo. Vediamo alcuni percorsi.

Tremosine: dal porto alla Pieve

Prendendo le scalette ricavate nel muro di contenimento della Gardesana, si sale con brevi zigzag sulla ripidissima parete. Il sentiero è faticoso e non raccomandato per chi soffre di vertigini: non presenta però particolari difficoltà e offre una vista spettacolare sul blu del lago e sul Monte Baldo. Lungo il percorso si attraversa anche una strada provinciale ormai dismessa, un bosco di lecci, e poi arrivati in cima (alla Pieve) la chiesa parrocchiale e il campanile romanico. Si parte dall'ex porto di Tremosine (a 65 metri sul livello del mare) e si arriva alla Pieve, a 413 metri.

Limone: la zona dei “fortini”

La chiamano la zona dei “fortini”, a Limone sul Garda, ma non è ancora così conosciuta in ambito turistico. E meno male, direbbe qualcuno. Per raggiungerla c'è comunque una bella passeggiata da percorrere. Si parte da Via Caldogno, risalendo lungo una stradina sterrata fino al bar La Milanesa. Una volta attraversato il ponte del torrente San Giovanni, si prosegue seguendo il segnavia del Sentiero 101: è questa l'indicazione da seguire per arrivare fino ai fortini, che appunto sono residui di edifici costruiti per la Prima Guerra mondiale, e quindi dal 1915 al 1918. Una volta arrivati, il panorama è splendido: si vede il lago di Garda, la valle di Ledro, perfino le montagne dell'Adamello.

Monte Spino: la ferrata Spigolo della Bandiera

Non solo sentieri da percorrere nel Parco Alto Garda: per concludere segnaliamo anche una ferrata, quindi una via adatta agli arrampicatori attrezzati ed esperti. Quella cosiddetta dello Spigolo della Banderia, sul Monte Spino sopra Toscolano Maderno, è considerata “difficile” dagli esperti, come riportato da lagodigardaescursioni.it: il percorso inizia in località Verghere, nella Valle di Sur, risale fino a Cascina Gemelle, dove appunto comincia la ferrata. Si prosegue poi fino al rifugio, arrivando sul passo Spino.

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