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La Vittoria Alata sul New York Times: così gli americani esaltano il simbolo di Brescia

La statua simbolo di Brescia sulle pagine del New York Times

Un viaggio (simbolico) di oltre 6.500 chilometri, per quello che di fatto è uno degli spot internazionali più inattesi: la Vittoria Alata di Brescia, che è tornata a splendere dopo il lungo restauro, è finita sulle pagine del New York Times, che ha dedicato uno speciale (sia cartaceo che sul web) alla statua simbolo della Leonessa, ma che pure non ha esitato a definire il capoluogo come una delle città più “underrated” (sottovalutate) d'Italia.

Ben vengano allora i turisti a stelle e strisce, con i loro portafogli gonfi e l'altrettanto importante potere d'acquisto, ora che le rotte sono (finalmente) riaperte andata e ritorno (fino ad oggi era alquanto unilaterale: cioè i turisti americani erano ben accetti in Europa, quelli europei negli Usa, invece, non ci potevano andare). 

“Wearing a toga”, indossando una toga: inizia così l'articolo del Nyt dedicato a Brescia e alla Vittoria Alata, in cui si fa cenno alla “resilienza” della città e dei bresciani dopo il lungo periodo di “Real Terror”, dovuto all'incedere del Covid. La Vittoria Alata, ovvero “the winged statue”, che provoca la stupita reazione di una “young girl”, una ragazza, che la guarda per la prima volta: “Wow”, quando bastano tre lettere per raccontare un'emozione.

"The Winged Victory is back"

“The Winged Victory is back”, la Vittoria Alata è tornata, “and Brescia is flying once again”, e anche Brescia è tornata a volare. Ne parlano, al New York Times, anche Stefano Karadjov, direttore di Brescia Musei, e il sindaco Emilio Del Bono, ma anche Monica Ferrata, la titolare della (quasi) omonima libreria di Corso Martiri della Libertà. 

La Vittoria Alata, ricordiamo, è tornata a Brescia poco meno di un anno fa, dopo due anni di lavori e di restauri. Il capolavoro millenario (in bronzo) è stato collocato nel Capitolium, in un allestimento museale progettato dall'architetto spagnolo Juan Navarro Baldeweg. Il ritrovamento della bronzea Vittoria, invece, risale al 20 luglio del 1826, quando erano in corso gli scavi archeologici al tempio romano di Brescia.

Brescia e Bergamo capitali della cultura

“Sono soddisfazioni – ha commentato l'assessore Valter Muchetti – la Resilienza della nostra città simboleggiata dalla Vittoria Alata”. “E' tempo di un lavoro congiunto, che vada oltre le divisioni politiche e i livelli istituzionali, per dare a Brescia la visibilità che merita”, ha poi aggiunto l'assessore regionale Fabio Rolfi. “The cultural reboot will get a further boost in 2023, when Brescia and Bergamo will share the title of Italy's Capital of Culture”, chiosano ancora i cronisti americani. Tradotto: il rilancio culturale avrà un ulteriore impulso nel 2023, quando Brescia e Bergamo si spartiranno il titolo di Capitale italiana della cultura. Allora aspettiamo, con un sorriso (alato) in più.

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