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Venerdì, 19 Aprile 2024
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Migliori birre d'Italia: ci sono 2 produttori bresciani nella guida di Slow Food

Nella prestigiosa guida di Slow Food alle migliori birre d'Italia ci sono anche due birrifici bresciani: il Manerba Brewery e il Porta Bruciata di Rodengo Saiano

A dirla tutto non c'è nessuna “chiocciola”, dunque il massimo riconoscimento per quei birrifici “riconosciuti per la qualità e la costanza delle birre, ma anche per il ruolo svolto nel territorio birrario nazionale, per l'identità e per l'attenzione al territorio e all'ambiente”: ma nel lungo elenco ci sono comunque due birrifici bresciani (su 73 totali in tutta Italia) che si sono meritati l'epiteto di “eccellenze”, dunque il riconoscimento per i birrifici “che esprimono un'elevata qualità media su tutta la produzione”.

I birrifici bresciani nella guida Slow Food

Parliamo del Manerba Brewery, nell'omonimo Comune sul lago di Garda, e del birrificio Porta Bruciata a Rodengo Saiano: sono stati entrambi inseriti nell'edizione 2021 della guida alle migliori birre d'Italia di Slow Food, giunta alla sua settima edizione (biennale). I curatori Luca Giaccone ed Eugenio Signoroni hanno diretto un gruppo di 90 collaboratori, raccogliendo un totale di 1.866 birre e 387 birrifici meritevoli di una segnalazione.

Chiocciole ed eccellenze in Lombardia

“Il panorama attuale della birra artigianale italiana è quanto mai florido – fa sapere Slow Food – ponendosi sullo scenario internazionale con una chiara identità che rispecchia il territorio e la ricca cultura enogastronomica del nostro Paese”. Da segnalare il primato delle menzioni, che va al Piemonte con 45 birrifici segnalati: in Lombardia sono 6 le “chiocciole” – due in provincia di Bergamo, due a Monza, una a Milano e una nel Comasco – e 10 le “eccellenze”, tra cui appunto i due birrifici bresciani, segnalate in provincia di Varese, Monza e Brianza, Bergamo, Lecco e Pavia. 

Le birre slow e le imperdibili

In tutto sono 34 le “chiocciole” menzionate in tutto il territorio nazionale, e 73 le “eccellenze”: si segnalano infine anche 127 “birre slow”, ovvero le birre che “oltre a essere eccellenti per valore organolettico sono in grado di emozionare e raccontare la storia di un territorio”, e 358 “birre imperdibili”, considerate “particolarmente notevoli per le caratteristiche organolettiche di assoluto valore e per l'equilibrio complessivo”.

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