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Giovane autore bresciano lancia una raccolta fondi per il suo primo libro

C'è tempo fino al 17 ottobre per partecipare alla campagna di crowdfunding de “La terra dei colpevoli”, il primo romanzo del giovane autore Matteo Mario

L'obiettivo è sempre più vicino, mancano meno di 50 copie al traguardo (il che significa che ne sono già state preordinate più di 50, in un mese e mezzo): a un passo dal sogno, come si suol dire, per il giovane autore gardesano Matteo Mario, classe 1993 e 27 anni appena compiuti (il 21 agosto scorso), quando stavolta il sogno non è soltanto scrivere, ma anche farsi pubblicare. Il suo primo libro al momento è ancora virtuale, nel senso che non è mai stato stampato: affinché questo succeda la casa editrice Bookabook (letteralmente: prenota un libro) ha lanciato una campagna di crowdfunding a sostegno de “La terra dei colpevoli”, appunto il primo romanzo (un po' noir, un po' crime, poi sci-fi e distopico) a firma di Matteo Mario, giornalista freelance di Desenzano che ha cominciato a buttare giù le prime idee nel lontano 2016, quando ancora studiava in Spagna (a Valencia), e che ha completato l'opera negli ultimi mesi, approfittando anche del lockdown.

La sinossi de "La terra dei colpevoli"

Niente spoiler, ma un po' di sinossi: in un lontano futuro gli uomini sono condannati a lottare per la sopravvivenza, all'interno di un continente ormai abbandonato a contrasti tra bande indipendenti, cani sciolti e gruppi rivali. Ne “La terra dei colpevoli” due diverse idee di civiltà convivono con lo stesso obiettivo, quello di prevalere l'una sull'altra: da una parte la Ribellione collaterale, povera e dallo stile di vita rurale, dall'altra il Governo generale, economicamente più forte e militarizzato. Lo sfondo (purtroppo) lo conosciamo bene: è la natura stessa dell'essere umano, immutata e inconfondibile, tra mafia, mercato nero, giochi di potere e intrighi, politici e non.

Dalla letteratura distopica a Tarantino

“L'idea mi balenava in testa da tempo – spiega Mario – con la voglia di creare un universo letterario che, anche se ambientato in un futuro indefinito, racconta l'uomo che non è cambiato. E se c'è tanto di immaginario, il messaggio della mia storia è invece attuale e reale: con gli stessi vizi, gli interessi segreti e i giochi di potere dell'uomo di oggi. E sono le scelte a fare la differenza: ogni decisione porta a conseguenze non solo per se stessi, ma anche e soprattutto per gli altri”.

Le ispirazioni sono tante, dalla letteratura distopica al cinema di Tarantino: “Anche se non c'è nulla di tarantiniano nel libro – continua Mario – credo in qualche modo di essere cresciuto con lui, e che dunque le forme dei dialoghi, spesso lunghi e carichi di riflessioni che solo in prima battuta sembrano banali, in fondo siano ispirate proprio al suo cinema”. Il libro un po' alla volta prende forma, ma rimane nel cassetto per qualche anno.

La campagna prosegue fino a ottobre

Almeno fino al 2019, quando il giovane Matteo partecipa a Milano Pitch, il meeting dei nuovi talenti: non viene selezionato per la finalissima, ma viene lo stesso adocchiato da una talent scout di Bookabook, che gli propone la pubblicazione. Il meccanismo è quello del crowdfunding: affinché il libro arrivi sugli scaffali (probabilmente per aprile 2021), “La terra dei colpevoli” deve raggiungere almeno 200 copie in pre-order (a 15 euro per il cartaceo e 6,99 per l'e-book).

La campagna intanto prosegue, fino al 17 ottobre, e l'obiettivo si avvicina: per info bastano pochi clic, ma i gardesani possono trovare banner e manifesti anche in castello a Desenzano e in biblioteca a Rivoltella. “Ci ho messo la faccia, e ci ho messo la storia – chiosa ancora Mario – e adesso sta ai lettori darmi fiducia”. Una sorta di editoria dal basso: stavolta decide chi legge. 

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