E' bresciano il bianco tra i più longevi: stappata una bottiglia di 25 anni fa
Il Consorzio Lugana celebra i suoi primi 30 anni stappando le bottiglie più longeve di sempre: la più antica, ad oggi, risale al lontano 1995
La festa per i 30 anni del Consorzio si è appena conclusa, ma tempo qualche giorno è pronta a ripartire: il Lugana Doc sarà infatti tra i protagonisti della terza edizione della Milano Wine Week, in scena nel capoluogo meneghino dal 3 all'11 ottobre. Sarà una settimana ricca, ricchissima, per celebrare la cultura enologica coinvolgendo aziende e consorzi, con un interessante palinsensto di masterclass, seminari, mostre e degustazioni. Il vino Lugana torna dunque alla conquista di Milano a pochi giorni dalla maxi-degustazione di “Armonie senza tempo”, che ha riunito più di 500 winelover (e 50 aziende).
Ma la vera notizia è (anche) un'altra: non che gli addetti ai lavori non lo sapessero, ma con “Le età del Lugana” – una retrospettiva sulle vecchie annate celebrata al Villa Cortine di Sirmione – è stato possibile rispolverare etichette vecchie di un quarto di secolo, e ancora buone e bevibili, confermando la “longevità stupefacente” del Lugana e delle sue uve.
Lugana da record: 25 anni di storia
Hanno sfilato bottiglie dal lontano 1995 – la più antica, per ora, un Santa Cristina di Zenato – e degli anni immediatamente successivi (un Cà Maiol del 1997, un Cà Lojera del 1999) e dell'ultimo ventennio, una bottiglia dei fratelli Zenegaglia del 2002, un Colli Vaibò del 2005, un Marangona del 2009, e ancora pezzi pregiati e riserve del 2010, 2012, 2014, perfino uno spumante classe 2008.
“Ci sono collezioni private che arrivano anche agli anni '80 – spiega il direttore del Consorzio Lugana, Andrea Bottarel – ma per chi la fortuna di averle conservate, e bene, sono gli anni '90 a stupirci con grandi sorprese. E' ovvio che ciascuna bottiglia a una storia a sé, è impossibile chiedere uniformità: ma il range organolettico che nascondono è ancora di altissima qualità”. Incredibile ma vero, un vino bianco che dura anni (e decenni).
“E la sua longevità potrà ancora migliorare – continua Bottarel – grazie alla crescita tecnologica nella produzione e alla consapevolezza delle cantine. Esistono le varianti Riserva e Vendemmia tardiva, su cui tante aziende stanno investendo. Ma anche il Lugana classico, non ho problemi a dirlo, può durare tranquillamente dai 3 ai 5 anni anche in una cantina di casa”.
Non è più il tempo del Lugana d'annata, e basta: “E' un vino che si può tesaurizzare, custodire – spiega il presidente del Consorzio, Ettore Nicoletto – e se parliamo delle etichette più antiche, quello che colpisce è la loro integrità, nonostante in quegli anni la viticoltura non aveva le tecniche di oggi. E' il segno di un progetto che già allora era serio, e proiettato al futuro: il Lugana, in tal senso, è il vino bianco più moderno, con la sua verticalità, la freschezza, la capacità di accompagnare e valorizzare quasi ogni cibo”.
Il futuro tra vendemmia e nuovi mercati
Il futuro è adesso: la vendemmia è in corso, dice ancora Bottarel, “con buone indicazioni: sarà un'annata bilanciata, con un bell'equilibrio anche dal punto di vista aromatico”. E si guarda alle nuove sfide del mercato, chiosa infine il presidente Nicoletto, anche dopo le difficoltà del lockdown: “Il nostro futuro sarà ancora più internazionale, per ampliare l'attuale orizzonte geografico che seppure importante è ancora limitato. Mantenendo sempre alta la catena del valore: un buon vino va pagato quello che vale, per salvaguardare tutta la filiera”.
I numeri (e la storia) del Lugana
E i numeri del Lugana? Il vino viene prodotto in cinque Comuni del Garda (Desenzano, Lonato, Peschiera, Pozzolengo e Sirmione) in oltre 2.500 ettari vitati, coinvolgendo 180 viticoltori e 90 imbottigliatori, per una produzione (nel 2019) di 174mila ettolitri per 22 milioni di bottiglie. Le vendite sono soprattutto all'estero, con una quota di mercato che sfiora l'80%: il target di riferimento è ancora la Germania, e la “piazza” europea, ma cresce l'interesse da Australia, Stati Uniti, Sud America, Sud Africa e Asia, soprattutto in Giappone. Il Lugana è una Doc riconosciuta da più di 50 anni, il suo Consorzio di tutela nel 2020 ne ha festeggiati 30