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Alle porte dell'inverno arriva "La primavera": il video di Jovanotti girato al Teatro Grande

On air dal 17 dicembre i cinque pezzi nuovi per il Disco del Sole di Jovanotti

Qualche fotografia, qualche anticipazione sui social: i più esperti sicuramente l'avevano già riconosciuto. Poi, finalmente, il nuovo video (a questo link): s'intitola “La primavera” ed è stato girato all'interno del Teatro Grande di Brescia. Così il sempreverde Jovanotti, al secolo Lorenzo Cherubini, rilancia i suoi “cinque pezzi nuovi” per il Disco del Sole, on air da venerdì 17 dicembre.

La “focus track”, cosi è stata chiamata, è proprio “La primavera”: fiorisce in 3 minuti e 24 secondi, vivido campionario di emozioni, perfettamente armonizzata alla voce del “Jova”, qui morbida e delicata. E' qui che arriva “La primavera”, come l'auspicio di una boccata d'aria lunga 93 giorni. Il singolo richiama gli anni Ottanta, il synth pop miscela ritmica scarna, sequencer, distorsioni e un pizzico di french touch nel dolce basso, ostinato e ricorrente. “Un invito – fa sapere Jovanotti – a incamerare le energie giuste, le esperienze positive, pronto a tenere viva l'aura musicale di ognuno di noi”.

La nuova “primavera” di Jovanotti

“La primavera esce quando inizia l'inverno – dice ancora Jovanotti – come un'affermazione, una dichiarazione d'intenti. E' un pezzo nato da un demo strumentale che ho ricevuto da Noochie Rigano e Riccardo Onori, miei collaboratori da tanti anni. Avevo quello due strofe scritte sul cellulare, ricordo anche quando le ho scritte, ma non ricordo perché (anzi lo ricordo ma non lo dirò). Le ho cantate sulla base e poi è nato il ritornello, così come nasce un fiore. A giugno ho riacceso il mio studio, dopo tanti mesi in cui avevo lavorato solo con mezzi di fortuna (chitarra, cellulare, iPad, quaderni e post-it) e La primavera è nata, ma assomigliava un po' troppo all'estate e così per un po' l'ho messa in panchina”.

Ma poi la primavera è arrivata, alle porte dell'inverno, con una dedica speciale: “Provo a cantarla pensando di essere con Franco Battiato, un omaggio velato, un fiore per lui”.

Il videoclip girato al Teatro Grande

Girato in pellicola da Tommaso Ottomano, come detto il videoclip è ambientato negli spazi del Teatro Grande di Brescia. Nel video Lorenzo è accompagnato dai suoi compari: Saturnino, Riccardo Onori e Kalifa Konè. “Il mio amico di una vita, Umberto Angelini, dirige il Teatro Grande di Brescia – spiega Jovanotti – e da tanto ci ripromettevamo di fare qualcosa in quel luogo meraviglioso. E l'occasione è arrivata è un posto di una bellezza assurda. Volevo che La primavera avesse un video divertente e un po' magico, con dentro emozioni miste, come del resto è la canzone. La primavera è la fioritura, e la fioritura non la governi, ci stai dentro, partecipi: nel video si fa a botte, si balla, si suona, si scappa e si insegue, si partorisce, si salta sul letto, si passa per le 4 stagioni come una compagnia teatrale in cerca della sua scena che cambia sempre”.

I cinque pezzi nuovi del Jova

Il brano “La primavera”, dicevamo, fa parte del progetto “Disco del Sole”: definito come “un oggetto volante non identificato, uno streaming, una filosofia”, insomma il flusso di brani scritti da Jovanotti a due anni e mezzo di distanza da “La nuova era”. A dispetto delle regole discografiche precostituite, dei calendari strategici, il “Disco del Sole” esce quando è pronto, senza uno schema, senza un piano deciso: il flusso continua a scorrere. Oltre a “La primavera”, i “cinque pezzi nuovi” (libera citazione dal film “Cinque pezzi facili” con Jack Nicholson) sono “I love you baby”, “Un amore come il nostro”, “Tra me e te”, “Border jam”. 

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