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Giovedì, 28 Marzo 2024
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La Riviera Lombarda e il Mare Padano: così sarà l'Italia devastata dal global warming

Il viaggio distopico di Telmo Pievani e Mauro Varotto: così l'Italia sarà sommersa dalle acque nell'anno 2786

Riviera Lombarda, Mare Padano, Laguna del Lugana: fantascienza o distopia, chiamatela come volete. Ma potrebbe essere questo il futuro dell'Italia, con un mare innalzato di oltre 60 metri conseguenza diretta del global warming e dello scioglimento delle calotte polari. Così facendo ci sarebbero anche spiagge marine a pochi chilometri da Brescia o da Lodi, un Arcipelago dell'Arno in Toscana (con il mare che arriva fino a Prato e Pistoia), perfino un'onda anomala che ha travolto Roma e la città del Vaticano.

E' una provocazione, sia chiaro: ma anche un monito sul mondo che verrà. Lo raccontano Telmo Pievani e Mauro Varotto nel libro “Viaggio nell'Italia dell'Antropocene”, sottotitolo “La geografia visionaria del nostro futuro”, edizioni Aboca. Come ormai tutti purtroppo sappiamo, spiega l'abstract del testo, l'impatto dell'umanità sul pianeta sta producendo effetti devastanti.

La fusione dei ghiacci e l'innalzamento dei mari

“La realtà geografica che identifichiamo con l'Italia – si legge – è stata nei millenni estremamente mobile per ragioni tettoniche, morfogenetiche, climatiche, ma in ultimo anche antropiche e possiamo dunque affermare, con rigore scientifico, che Homo sapiens sta contribuendo a cambiare il clima e pertanto anche la conformazione della superficie terrestre: non è un fenomeno recente, ma non era mai accaduto in tempi così rapidi e con conseguenze così vaste”.

Considerata questa accelerazione, si chiedono gli autori, come muterà l'aspetto del mondo nel prossimo futuro? “Se tutto continuerà ad andare per il verso sbagliato, e non attueremo le giuste misure per evitarlo, assisteremo alla fusione dei ghiacci perenni e all'innalzamento del livello dei mari”. Parte da qui la riflessione di Telmo Pievani (filosofo evoluzionista) e Mauro Varotto (geografo).

La "geografia visionaria" dell'Italia nell'anno 2786

I due hanno immaginato come si trasformerà l'Italia, proiettandoci (in maniera distopica) nell'anno 2786: esattamente mille anni dopo il viaggio di Goethe, comincia così il tour di Milordo a bordo del battello Palmanova attraverso la “geografia visionaria” del nostro futuro. E così la Pianura Padana sarà quasi completamente allagata, i milanesi potranno andare al mare ai Lidi di Lodi, Padova e tante altre città saranno interamente sommerse, altre ancora si convertiranno a un sistema di palafitte urbane, le coste di Marche, Abruzzo e Molise assumeranno l'aspetto dei fiordi, Roma sarà una metropoli tropicale, la Sicilia un deserto roccioso simile a quello libico e tunisino.

Tappa dopo tappa, al viaggio di Milordo farà da contraltare l’approfondimento scientifico che motiverà, con dati e previsioni, le ragioni del cambiamento territoriale – illustrato, per l’occasione, con una serie di mappe dettagliatissime create da Francesco Ferrarese. Uno scenario giudicato per fortuna ancora irrealistico, ma utile per farci capire che l’assetto ereditato del nostro Paese non è affatto scontato e che la responsabilità di orientarlo in una direzione o nell’altra è tutta nostra.

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