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Giovedì, 28 Marzo 2024
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Arte online, boom di vendite negli anni del Covid: e gli investitori sono sempre più giovani

Una ricerca di Kooness rivela l'identikit del moderno appassionato d'arte

Sempre più giovani e sempre più web addicted: è questo l'identikit dei nuovi fruitori del mondo dell'arte, contemporanea e non, un altro settore che con l'arrivo della crisi pandemica ha subito notevoli mutamenti, non solo economici ma anche nelle relazioni tra artisti e collezionisti. Per mesi e mesi, infatti, sono mancate le mostre, le fiere e le aste: in questo comparto, appuntamenti imprescindibili. La celebre Deloitte, nel suo report “Lo stato dell'arte ai tempi del Covid-19”, ha mostrato come vi sia stata una stabilizzazione del mercato solo nel secondo semestre dello scorso anno.

La digitalizzazione a cui è stato forzato il mondo dell'arte – un'area in cui i rapporti umani e la fruizione personale degli ambienti, in cui l'arte si scambia, è ancora essenziale – ha permesso in realtà di recuperare il gap rispetto al resto del mondo del business contemporaneo. Il passaggio all'online lo ha reso più sicuro agli occhi degli investitori, aprendo il mercato anche a nuovi stakeholders.

Boom di vendite online nell'anno del Covid

Si è dunque dischiusa una nuova percezione dei canali digitali, efficaci punti di contatto tra operatori, collezionisti, appassionati e semplici curiosi. Inoltre, lo spostamento graduale su piattaforme digitali ha permesso di limitare gli effetti della pandemia sul numero di aste realizzate nel corso dell'anno, grazie alle vendite online, che hanno conosciuto un incremento del 204,8%.

Non solo. Complice la sempre più progressiva digitalizzazione, oltre al fatto che attualmente il valore di altri strumenti finanziario (come ad esempio gli immobili) risulta inferiore e più rischioso a causa delle oscillazioni di mercato, investire nel collezionismo d'arte sta diventando una tendenza sempre più alla portata di tutti. Testimone ne è la presenza crescente dei giovani nella categoria degli investitori.

Investitori under 45, la nuova frontiera dell'arte

Come riporta la ricerca effettuata da Kooness, nel corso di quest'ultimo anno le vendite attraverso la piattaforma sono triplicate, e gli utenti sono quadruplicati: la gran parte di questi non ha nemmeno 45 anni. Inoltre, il 40% dei giovani collezionisti d'arte (sotto i 40 anni) prevede di comprare più arte, online, nel corso del 2021. Gli stessi sono anche coloro che, acquistando online, scelgono principalmente giovani artisti contemporanei, circa il doppio rispetto ai gruppi di altre età. 

Investire oggi nel mondo dell'arte si rivela pertanto un impiego che può portare a un guadagno di lungo periodo, per questa concomitanza di fattori favorevoli, permettendo anche una diversificazione del proprio capitale, includendo nuovi beni rifugio. Gli investitori bresciani sono avvisati. 

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